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Sassari, torna a casa la bimba salvata al Gaslini

di Luca Fiori
Sassari, torna a casa la bimba salvata al Gaslini

La piccola di 7 mesi ha lasciato l’ospedale genovese ed è stata trasferita in Pediatria a Sassari: non può stare nella roulotte

10 agosto 2021
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SASSARI. Dopo due mesi di terapie e cure prestate con amore e professionalità dai medici dell’ospedale “Gaslini” di Genova è rientrata in città la piccola di sette mesi che il 6 giugno scorso era rimasta vittima di un tragico incidente domestico, rischiando di soffocare a causa di un sacchetto di plastica finitole sulla faccia.

Due giorni fa la bambina è stata presa in cura da un’equipe sanitaria e a bordo di un elicottero della protezione civile ha fatto rientro nell’isola. In attesa che sia pronto l’alloggio che metterà a disposizione della sua famiglia il Comune, la bambina è stata trasferita nel reparto di Pediatria di San Pietro.

Dopo il tragico incidente avvenuto all’interno di una roulotte del campo nomadi di Piandanna, la piccola era stata sottoposta a un piccolo intervento chirurgico per l’applicazione di un sondino gastrico che le consentisse di essere alimentata. Le sue condizioni sono stabili e verranno rivalutate più avanti, ma il quadro clinico è ancora molto complesso. Per questo motivo al momento delle dimissioni dall’ospedale pediatrico di Genova i medici hanno escluso che la bambina possa vivere dentro una roulotte ma abbia necessità di una abitazione adeguata.

La bimba e i suoi familiari avranno necessità di spazi arieggiati, di un ambiente salubre e di un’assistenza sanitaria quotidiana. Il che significa che gli stessi operatori dovranno potersi muovere agilmente. Condizioni puntualizzate perché la famiglia della piccola, di etnia rom vive proprio in una roulotte. Ma d’ora in poi non sarà più possibile.

Per questo motivo gli avvocati Maria Paola Cabizza e Giuseppe Onorato, che assistono i genitori della bambina (indagati dalla Procura di Sassari per abbandono di incapace e per le lesioni che ne sono seguite), si erano rivolti ai Servizi sociali del Comune per trovare una soluzione.

La tragedia si era verificata in pochi istanti il 6 giugno scorso. La famiglia era appena rientrata a casa e la bimba era stata messa a dormire. La mamma era uscita dalla stanza per cambiare il pannolino a un altro figlio, mentre gli altri due fratellini più grandi erano dalla nonna che abita a pochi metri da loro. Dopo pochi minuti era rientrata e aveva trovato la bimba con un sacchetto di plastica, di quelli che si usano per la spesa, sul viso. Non respirava, era priva di sensi. I genitori avevano caricato la figlioletta in auto ed erano corsi in ospedale. Il giorno dopo era stato disposto il trasferimento al Gaslini.

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