La Nuova Sardegna

Sassari

A Cala Reale niente acqua per i turisti

di Gavino Masia
A Cala Reale niente acqua per i turisti

Chi sbarca nel principale approdo dell’Asinara non può contare nemmeno su un bar o un distributore automatico di bibite

14 agosto 2021
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PORTO TORRES. Per visitatori e turisti che sbarcano dal traghetto davanti alla porta principale del Parco nazionale dell’Asinara – il borgo di Cala Reale – non c’è nessun bar o chiosco che possa offrire acqua, caffè o altre bibite. Una situazione desolante dal punto di vista dell’accoglienza, insomma, che diversi turisti hanno lamentato a più riprese. Al momento il servizio di bar-ristorante di La Reale è chiuso a causa di un contenzioso che dura ormai da un anno: a seguito di gara pubblica il servizio era stato aggiudicato alla ditta Balà Srl in qualità di capogruppo mandataria del Raggruppamento temporaneo d’impresa tra Balà e società Motomar Sarda. La ditta che precedentemente aveva in concessione il ristorante però, la società cooperativa “Sognasinara”, ha deciso di presentare ricorso al Tar Sardegna per l’annullamento degli effetti della gara, che è stato comunque bocciato dando ragione all’operato dell’Ente Parco. Tuttavia le procedure per la stipula del contratto con la ditta aggiudicataria non sono state completate, in quanto la stessa cooperativa Sognasinara ha presentato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato che si dovrà pronunciare in tempi rapidi. Un problema di aggiudicazione e ricorsi che poco importa al turista che arriva sull’isola-parco, impossibilitato a poter acquistare una bottiglia d’acqua per potersi dissetare appena sceso dalla motobarca.

«Dopo il viaggio in traghetto - racconta un turista – ho pensato di trovare a Cala Reale un bar dove poter acquistare e consumare l’acqua in vista della prosecuzione del tour per l’isola: l’amara sorpresa quando le guide mi hanno indicato che il ristoro più vicino si trova nei borghi di Fornelli e Cala d’Oliva, lontani diversi chilometri. Il paesaggio dell’Asinara è stupendo, ma l’assenza di un servizio-bar allo sbarco non è ammissibile nell’era moderna».

Il bar-ristorante di Cala Reale aveva cambiato gestione dopo 10 anni e a seguito di un bando pubblico di assegnazione, in accordo con il ministero della Transizione ecologica, proprietario dell’immobile, il Parco aveva assegnato la gestione alla ditta vincitrice formata da Balà e Motomar Sarda. La struttura presenta una sala ristorante da circa 170 metri quadri, un’area bar per circa 105 metri quadri, un blocco cucina e servizi circa 90 metri quadri e un’area soppalcata per circa 70 metri quadri utilizzabile come sala ristorante. C’è anche uno spazio esterno recintato, una porzione di giardino sul fronte per posizionamento strutture leggere di ombreggiamento e i servizi igienici. Una struttura che però non funziona a causa della burocrazia e che non permette ai visitatori di poterla fruire. Ma per favorire l’accoglienza si poteva programmare, in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, anche l’allestimento di un piccolo chiosco di acqua e bibite all’ingresso di Cala Reale.

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