La Nuova Sardegna

Sassari

il parere di chi è in vacanza 

Turisti d’accordo: «Fascino irresistibile tipico dell’archeologia industriale»

Turisti d’accordo: «Fascino irresistibile tipico dell’archeologia industriale»

SASSARI. Il mare agitato con le onde che si infrangono altissime sulla scogliera, le nuvole scure e minacciose di pioggia, il maestrale che soffia imperterrito. Dalla torretta d’avvistamento della...

19 agosto 2021
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SASSARI. Il mare agitato con le onde che si infrangono altissime sulla scogliera, le nuvole scure e minacciose di pioggia, il maestrale che soffia imperterrito. Dalla torretta d’avvistamento della spiaggia dell’Argentiera sventola bandiera rossa, eppure – nonostante la perturbazione di questi ultimi giorni – questa località mantiene sempre il suo fascino e richiama turisti dal palato fine. Ma ciò che è quasi paradossale è che in molti ammettono di ammirare soprattutto quello stato di abbandono in cui versa. «L’archeologia industriale è sempre molto romantica – sintetizza bene il concetto Gabriella Manca, cagliaritana, medico – e questo luogo incantato non fa eccezione: la sensazione è quella di trovarsi in un posto abbandonato da un giorno all’altro, come se ancora aleggiassero le anime dei tanti minatori che lo hanno abitato. Con tutte le differenza possibili e per quanto possa sembrare un paragone azzardato, ho provato la stessa emozione anche a Pompei».

Che questo tratto di costa sia particolarmente attraente lo confermano anche gli altri turisti trovati un po’ per caso. Come Davide, 28 anni, che arriva da Genova, dove fa il muratore. «Vengo in Sardegna da anni – dice –, ma qui all’Argentiera ci torno sempre molto volentieri. E in effetti – ammette – a colpirmi è senza dubbio l’atmosfera un po’ selvaggia che si respira». A subire la seduzione della zona abbandonata è anche Claudia, che vive a Monza e quest’anno ha voluto portare per la prima volta il suo compagno. «Perché mi piace questo posto? Non so, semplicemente lo adoro», taglia corto.

Mauro è appena arrivato da Milano e si sta gustando una birra in un ristorantino al centro del paese. «Lo so che meteorologicamente non è la giornata perfetta, ma a me questo luogo fa impazzire. Con la mia compagna e i nostri amici abbiamo trovato alloggio per dormire nelle vecchie case dei minatori che sono state ristrutturate». Belle sensazioni anche Nada, che è piemontese. Anche se a lei non sfuggono alcuni particolari. «Ho già notato che manca un supermercato, il bancomat e un rifornitore di benzina».

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