La Nuova Sardegna

Sassari

Reparti invasi dalle barelle condizioni insostenibili

di Luigi Soriga
Reparti invasi dalle barelle condizioni insostenibili

Situazione esplosiva nell’ospedale con l’esodo del personale e pochi posti letto Le Medicine aggiungono postazioni e l’Aou si prepara al nuovo assetto Covid

20 agosto 2021
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SASSARI. La nuova fiammata della fase pandemica sta mettendo a dura prova l’Hub di Sassari, che in queste settimane opera in condizioni di fortissimo stress. Aumentano i ricoveri, malattie infettive sta per saturare tutti i posti letto, la direzione sanitaria ha già diramato una nota nella quale spiega le fasi imminenti di conversione dei reparti ordinari, come Pneumologia, a zone vocate alla gestione dei pazienti positivi. Sassari in questo scenario di nuova ondata si trova sola, perché il potenziamento dei reparti Covid ad Alghero (si parlava di 33 posti letto) è rimasto solo sulla carta, e anche Olbia e Nuoro arrancano. Tutto questo, per l’Hub di Sassari, si traduce in un nuovo travaso di personale ed energie dall’attività normale a quella emergenziale. Ma la coperta è cortissima, perché in Aou è in atto un vero e proprio esodo da parte degli infermieri interinali reclutati da altre aziende che offrono contratti decisamente più vantaggiosi. Chi lavora al Santissima Annunziata lo fa spesso in condizioni da burnout, con stress e ritmi insostenibili e talvolta non è nemmeno possibile garantire i livelli essenziali di assistenza.

In questa fase ad essere particolarmente sotto pressione sono le medicine interne, nelle quali, per sopperire alla richiesta pressante di ricoveri e al taglio dei posti disponibile, vengono spalmate anche 26 barelle. Parliamo ad esempio di Geriatria, Patologia e Medicina uomini e donne. Basta fare due conti sulle forze in campo per capire che per due infermieri e un oss in turno la notte diventa un carico di lavoro enorme sobbarcarsi la gestione di ulteriori 7 o 8 ospiti aggiunti sulle barelle. Anche per i medici, naturalmente, il lavoro è complesso, perché accade anche che, visto che i propri reparti sono sold-out, alcuni pazienti vengano dirottati in appoggio in altre chirurgie o reparti, ma la gestione resta comunque in carico alle medicine interne.

Le barelle in ostaggio nei vari reparti ha poi un effetto domino sul pronto soccorso. Accede infatti che i pazienti in arrivo, che non sono in condizioni di stare seduti in attesa di visita, non trovano una barella disponibile. L’unica soluzione è quella di rimanere sdraiati sulla barella dell’ambulanza che li ha accompagnati al Santissima Annunziata. Ma prima di essere presi in carico dai medici possono trascorrere anche un paio di ore, e questo significa che anche l’ambulanza e l’equipe dei volontari restano ostaggio della barella, sottraendo di fatto la loro disponibilità per eventuali emergenze sul territorio.

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