La Nuova Sardegna

Sassari

Un biglietto unico per litigare

di Salvatore Santoni
Un biglietto unico per litigare

Castelsardo. Diocesi contro il Comune sulla mancata attivazione del ticket valido per tutti i musei

23 agosto 2021
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Se ne parla in maniera ormai da qualche anno. Tutti sembrano d’accordo ma poi, alla prova dei fatti, non riesce mai a decollare. È il biglietto unico per i musei castellanesi, che è stato pensato per fare rete e invece è rimasto impigliato in una selva burocratica. Sì, perché l’accordo tra Comune e ufficio beni culturali della diocesi di Tempio-Ampurias è stato sottoscritto già due volte, ma è rimasto lettera morta. E in diocesi hanno perso la pazienza.

«Occasione persa». «Nonostante la firma del protocollo – spiega il direttore dell’ufficio beni culturali della diocesi, don Francesco Tamponi – la stagione è andata perduta. E il Comune ha perso per l’ennesima volta occasione di poter dare servizio qualificato ai turistici». Ma che cosa è successo? «Credo che le cause vadano ricercate in una eccessiva burocratizzazione della procedura – riprende Tamponi – e in una oscura volontà di non far funzione un servizio che invece sarebbe prezioso per i visitatori di Castelsardo dove realmente il mare potrebbe essere coniugato con la cultura di gran livello».

L’accordo. Il patto tra i due enti ha una storia lunga e travagliata. Se n’era parlato nel 2019 come una svolta epocale, arrivata dopo anni di tentativi per mettere in rete i siti culturali castellanesi. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Capula, aveva sugellato la novità con la delibera numero 87/2019. Ma del biglietto unico non si è vista nemmeno l’ombra. Il 9 luglio di quest’anno è arrivata una nuova delibera, la numero 64/2021, con la quale l’esecutivo ha varato una nuova bozza di convenzione che ha disciplinato nel dettaglio i nuoti ticket. La rivoluzione però, anche in questo caso, non è partita.

Biglietto unico. In particolare, la convenzione prevede che il biglietto integrato costerà 10 euro e consentirà l’accesso a quattro musei: dell’intreccio mediterraneo (Mim), sulle origini genovesi (Mog), alle cripte e all’episcopio. I primi due sono gestiti dal Comune gli altri dalla diocesi. Attualmente per entrare al Mim/Mog si pagano 5 euro; altri 5 per i musei diocesani. Significa che il biglietto integrato non dà nessuna agevolazione, in pratica è la somma dei biglietti singoli.

Lo sgarbo. Nei giorni scorsi don Tamponi e il direttore del sistema museale Angelo Capula hanno scritto una lettera di protesta all’amministrazione comunale. A far perdere la pazienza alla diocesi è il continuo trascorrere delle stagioni estive – sono già tre – senza che il biglietto unico veda mai la luce. Inoltre, nel caso specifico, a far scattare le lamentele è stata la consegna da parte del Comune di un computer vetusto, tra l’altro anche sporco. Si tratta del macchinario con i quale i musei diocesani dovrebbero bigliettare. «In piena stagione turistica – si legge nella lettera – dopo gli impegni assunti con accordi e firme apposte, arrivati all’operazione ultima per l’avvio del progetto comune, si riscontra l’ennesima azione poco cortese, posta in essere dalle parti che dovrebbero concorrere al miglioramento della offerta turistica e culturale, così tanto pubblicamente ostentata».

Bloccati. Dopo le lamentele il Comune si è attivato con un’assistenza tecnica per rimediare al guaio. «Stiamo cercando di dare un po’ di dignità a questo paese – spiega il direttore del sistema museale diocesano, Angelo Capula –. Da quattro anni combattiamo per il biglietto unico. In altre città come Alghero e Porto Torres funziona. In ogni caso, dopo quella lettera il Comune ha sistemato il software ma abbiamo scoperto che in ogni caso non possiamo farci niente».



In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative