La transizione digitale comincia da Mores
Barbara Mastino
Il Comune, tra i primi in Sardegna, ha aderito al polo strategico regionale Itc Entro pochi giorni saranno avviati i lavori di allaccio definitivo della fibra ottica
27 agosto 2021
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MORES. La transizione digitale inizia da Mores, primo Comune del territorio (e tra i primi in Sardegna) che aderisce al Polo strategico regionale Itc. Qui infatti la Regione sta avviando un progetto di trasmigrazione dei dati per la loro salvaguardia e di razionalizzazione della rete informatica, ma il progetto complessivo prevede anche, eventualmente, l’implementazione dei servizi di videosorveglianza, videoconferenze, pagamenti elettronici e tanto altro. Dopo la visita a Mores dell’assessore regionale agli Affari generali, Personale e Riforma Valeria Satta con il suo staff per stringere l’accordo, il protocollo è stato poi formalizzato nei giorni scorsi con la firma del sindaco di Mores Peppino Ibba. Grazie a questo accordo, entro pochi giorni saranno avviati i lavori di allaccio definitivo della fibra ottica – già presente in paese – e di implementazione dei server informatici in vista della condivisione dei dati nel data center regionale che farà poi parte del polo strategico nazionale.
Il progetto complessivo, in armonia con le indicazioni europee e le strategie nazionali, comporta la crescita per progressiva integrazione delle piattaforme di servizio per gli enti, i cittadini e le imprese; ciò sarà attuato attraverso miglioramenti funzionali delle infrastrutture di rete, il rafforzamento della rete stessa (abbattimento del digital divide in termini di banda ultra larga anche con la creazione di una rete telematica regionale di ultima generazione) e la creazione, appunto, del data center regionale.
Un processo avviato già dal 2015, ma che negli ultimi mesi ha avuto una accelerazione sia a causa della pandemia, che ha implementato l’uso della rete digitale che in molti casi ha fatto emergere un pesante divario digitale tra le varie zone dell’Italia, sia in tempi recenti con le specifiche indicazioni contenute nel Recovery plan nazionale per l’accesso ai fondi europei del Next generation Eu. Processo la cui utilità inoltre è emersa prepotentemente dopo il recente attacco informatico subito dai server della Regione Lazio, che ha fatto comprendere la necessità di mettere maggiormente in sicurezza i dati attraverso la migrazione in cloud più protetti.
Il progetto, interamente finanziato dalla Regione, prevede anche la creazione di luoghi fisici di allocazione dei server per i dati e la formazione del personale (anche attraverso l’impiego di risorse umane della Regione stessa). «Essere uno dei comuni pilota a livello regionale per questo progetto ci rende orgogliosi – dice il sindaco di Mores Peppino Ibba – perché aderire al polo strategico regionale è un passaggio strategico verso una crescita digitale che porterà benefici non solo all’amministrazione ma anche ai cittadini e alle imprese».
Il progetto complessivo, in armonia con le indicazioni europee e le strategie nazionali, comporta la crescita per progressiva integrazione delle piattaforme di servizio per gli enti, i cittadini e le imprese; ciò sarà attuato attraverso miglioramenti funzionali delle infrastrutture di rete, il rafforzamento della rete stessa (abbattimento del digital divide in termini di banda ultra larga anche con la creazione di una rete telematica regionale di ultima generazione) e la creazione, appunto, del data center regionale.
Un processo avviato già dal 2015, ma che negli ultimi mesi ha avuto una accelerazione sia a causa della pandemia, che ha implementato l’uso della rete digitale che in molti casi ha fatto emergere un pesante divario digitale tra le varie zone dell’Italia, sia in tempi recenti con le specifiche indicazioni contenute nel Recovery plan nazionale per l’accesso ai fondi europei del Next generation Eu. Processo la cui utilità inoltre è emersa prepotentemente dopo il recente attacco informatico subito dai server della Regione Lazio, che ha fatto comprendere la necessità di mettere maggiormente in sicurezza i dati attraverso la migrazione in cloud più protetti.
Il progetto, interamente finanziato dalla Regione, prevede anche la creazione di luoghi fisici di allocazione dei server per i dati e la formazione del personale (anche attraverso l’impiego di risorse umane della Regione stessa). «Essere uno dei comuni pilota a livello regionale per questo progetto ci rende orgogliosi – dice il sindaco di Mores Peppino Ibba – perché aderire al polo strategico regionale è un passaggio strategico verso una crescita digitale che porterà benefici non solo all’amministrazione ma anche ai cittadini e alle imprese».