La Nuova Sardegna

Sassari

Paura per un finto ordigno gli artificieri da Decathlon

di Luca Fiori
Paura per un finto ordigno gli artificieri da Decathlon

L’allarme bomba è scattato a metà mattina per un pacco sospetto nel piazzale Solo nel pomeriggio carabinieri e polizia hanno appurato che era uno scherzo

03 settembre 2021
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SASSARI. Per quasi sei ore dipendenti e clienti del centro commerciale Tanit di via Predda Niedda sono rimasti con il fiato sospeso. Solo verso le 17 si è scoperto che l’involucro di carta stagnola grande più o meno quanto un panino, con dei fili elettrici sporgenti, notato poco dopo le 11 del mattino dietro una colonna del piazzale di Decathlon non era affatto una bomba.

Sono dovuti intervenire gli artificieri dei carabinieri insieme ai cacciatori di Sardegna con un’unità cinofila addestrata per fiutare gli esplosivi, per far rientrare l’allarme che a metà mattina aveva comportato l’evacuazione del grande magazzino di articoli sportivi e l’interdizione di una parte del centro commerciale che si trova all’ingresso della città.

Sono stati alcuni addetti alla vendita a notare lo strano involucro e a dare l’allarme. Sul posto è intervenuta immediatamente la polizia che dopo aver fatto evacuare il negozio ha allertato gli artificieri.

Gli esperti del nucleo anti sabotaggio dei carabinieri, arrivati solo nel primo pomeriggio hanno escluso dopo un’attenta analisi che lo strano involucro di carta argentata fosse un ordigno. Arrivati su richiesta della polizia, intervenuta con la squadra volante, la squadra mobile e la Digos, gli artificieri dell’Arma hanno accertato l’assoluta assenza di materiale esplosivo. Immediatamente è partita la caccia ai responsabili del confezionamento del finto ordigno. Uno scherzo di pessimo gusto che ha paralizzato un’attività commerciale per metà giornata.

Coordinati dal dirigente Dario Mongiovì, gli investigatori della Mobile hanno acquisito le immagini delle telecamere a circuito chiuso del centro commerciale e di altre attività, nella speranza che possano offrire qualche elemento utile alle indagini.

Difficile con tante telecamere presenti nella zona (anche della videosorveglianza comunale) raggiungere l’ingresso di Decathlon senza lasciare neanche una traccia del viso o la targa e il modello di un’auto.

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