La Nuova Sardegna

Sassari

Il vescovo sceglie la piazza per le cresime

Il vescovo sceglie la piazza per le cresime

Centottantasei tra ragazzi e ragazze hanno ricevuto il sacramento all’aperto alla Renaredda

09 settembre 2021
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PORTO TORRES. Centottantasei cresimandi in rappresentanza della parrocchie turritane e settecentoquarantaquattro persone tra padrini, madrine e genitori all’interno della grande sala allestita in piazza Renaredda. Grandi numeri quelli della Cresima che si è svolta ieri pomeriggio nella parte iniziale della fascia costiera che si affaccia al mare.

A celebrare il sacramento della chiesa cattolica che esprime la discesa dello Spirito Santo sui credenti, tramite l'imposizione delle mani, l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba. «I nomi di Gavino, Proto e Gianuario – ha detto il vescovo ai giovani cresimandi – ci hanno tracciato il cammino e hanno confessato la loro fede in Gesù: adesso noi dobbiamo fare la nostra parte e ricordare che la chiesa siamo noi. Siamo noi le pietre vive ed è attraverso queste pietre che Dio genera la vita».

Le parole dell’arcivescovo hanno colto nel segno i ragazzi e le ragazze che si preparavano a ricevere il sacramento della Cresima. Le cresime di quest’anno hanno dovuto fare i conti con l’emergenza pandemica, dove a causa dell’alto numero dei cresimandi (e di padrini e genitori) non era possibile riunirsi nelle singole parrocchie di San Gavino, Spirito Santo, Cristo Risorto e Beata Vergine della Consolata. Si è dunque scelta una location all’aperto, dove si sono rispettate alla lettera tutte le regole relative al distanziamento sociale e all’assembramento finale. Una cerimonia semplice ma piena di significati quella celebrata dal vescovo, davanti anche ai tanti nonni e agli zii che hanno voluto essere presenti al sacramento dei loro nipoti.

La grande piazza della Renaredda ha assolto in pieno alle sue funzioni e anche la temperatura ha supportato nel migliore dei modi il pomeriggio di festa religiosa e civile. «Il fatto che oggi il vescovo ripeta il nome che ognuno di voi darà – ha concluso Gian Franco Saba -, è il segno della presenza di Dio». (g.m.)

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