La Nuova Sardegna

Sassari

Tavolini e dehors, via libera al regolamento

di Giovanni Bua
Tavolini e dehors, via libera al regolamento

Approvato a maggioranza il testo. Il sindaco: «Una rivoluzione». L’opposizione: «Occasione persa»

17 settembre 2021
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SASSARI. Habemus regolamento. Dopo due anni di gestazione, otto sedute congiunte di commissione, due sedute di consiglio comunale con 4 ore abbondanti di discussione, 23 votazioni (una per ognuno dei 21 articoli e due per l’approvazione finale), ieri pomeriggio il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per l'occupazione del suolo pubblico con dehors e altre attrezzature temporanee e amovibili. Il tutto con 18 voti favorevoli, 7 contrari (il centrosinistra e Francesco Ginesu della Lega) e 4 astenuti (il gruppo Sassari Civica e Daniele Deiana di FdI).

Un testo che entrerà in vigore il primo gennaio 2022, con alcune importanti novità e più di un punto di furente scontro, che ha fatto naufragare il tentativo di portare a casa un testo condiviso, apparso per alcuni giorni alla portata e caduto sotto i colpi di uno scontro tra maggioranza e opposizione diventato sempre più duro col passare delle riunioni.

Due i punti particolarmente contestati, la cui difesa è stata ribadita con decisione anche ieri in aula dal sindaco Campus: la necessità di un parere preventivo della Saba che i privati dovranno allegare alla loro richiesta di suolo pubblico nel caso che ricada su aree “blu” in uso alla concessionaria, e l’informativa alla giunta che i Servizi dovranno dare prima di approvare una nuova concessione.

Terreno di scontro su cui si sono spese decine di ore di dibattito (che nelle commissioni ha coinvolto anche le associazioni di categoria e gli ordini professionali) senza registrare sostanziali passi indietro da parte della maggioranza. «Pur non escludendo che l’amministrazione possa farsi carico di una “contrattazione collettiva” con la Saba – ha ribadito ieri il sindaco Campus – il regolamento mette chiarezza su un punto: i vantaggi del privato non possono trasformarsi in oneri per la collettività. Né in lavoro extra per l’amministrazione. Chi vuole usare posteggi in concessione alla Saba deve trovare un accordo con la Saba». Sul passaggio preliminare in giunta poi, bollato con varie gradazioni dalle opposizioni da «ingerenza» a «inutile appesantimento delle procedure», Campus ha chiarito che: «La giunta si prende la responsabilità politica di conoscere, e muovere eventuali rilievi, su una pratica che riguarda un bene collettivo, dandone al contempo la giusta pubblicità. Più che un’ingerenza un atto dovuto».

Tra le novità più rilevanti del nuovo regolamento la possibilità di occupazione di suolo pubblico anche per attività commerciali e artigianali. «Approviamo – ha chiuso Campus – un testo chiaro, aperto, innovativo, dalla parte della città e non dei portatori di interesse che legittimamente tutelano solo i loro interessi. Abbiamo parlato con tutti, e fatto le nostre scelte».

«È un’occasione persa – ha attaccato Fabio Pinna del Pd, uno degli oppositori più duri del testo – sbagliata nel merito e nel metodo. Che non risolve molti problemi, e anzi ne crea di nuovi. Come purtroppo spesso le azioni di questa giunta fanno».

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