«Pozze d’acqua e insetti, è allarme blue tongue»
Ninniri (Copagri): «Le condotte colabrodo nella piana di Chilivani creano un enorme rischio contagio»
23 settembre 2021
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OZIERI. Allarme contagio Blue tongue a causa delle numerose perdite d’acqua nelle condotte consortili della Piana di Chilivani, che creano pozze d’acqua che sono ambiente ideale per gli insetti vettori. A lanciarlo è Copagri per voce del presidente Paolo Ninniri, che in seguito alle numerose segnalazioni giunte negli uffici dell’associazione agricola chiede un intervento urgente del Consorzio di Bonifica.
«Come avviene da sempre - dice il presidente Ninniri -, pare siano numerose le perdite di acqua sulle condotte irrigue di proprietà del Consorzio di Bonifica, che non sempre vengono riparate in tempi brevi e che vanno quindi a formare delle pozze di acqua che, sommate al caldo che anche in questo mese di settembre raggiunge temperature elevate, crea una situazione ad altissimo rischio di insediamento e moltiplicazione del culicoide che sviluppa e trasmette il virus della lingua blu nei capi ovini. Il virus sta avanzando rapidamente - prosegue Ninniri - e stando ai dati diffusi dal servizio dell’Istituto Zooprofilatico della Sardegna inizia a coinvolgere territori non lontani dalla piana irrigua di Chilivani. E’ doveroso e urgente evitare qualsiasi possibile rischio, ed è per questo che chiediamo che la gestione del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna dia priorità assoluta alle riparazioni delle perdite per evitare la formazione di pozzanghere ed effettui quanto prima la bonifica e la pulizia dei canali esistenti». I dati sono già preoccupanti, perché i focolai di Blue Tongue, che a fine agosto erano 206, alla data del 21 settembre sono ben 1109, con il coinvolgimento di 384.548 capi ovini e 3.294 capi già morti. «Una avanzata del virus altissima, per Copagri fonte di grave preoccupazione» dice Ninniri. (b.m.)
«Come avviene da sempre - dice il presidente Ninniri -, pare siano numerose le perdite di acqua sulle condotte irrigue di proprietà del Consorzio di Bonifica, che non sempre vengono riparate in tempi brevi e che vanno quindi a formare delle pozze di acqua che, sommate al caldo che anche in questo mese di settembre raggiunge temperature elevate, crea una situazione ad altissimo rischio di insediamento e moltiplicazione del culicoide che sviluppa e trasmette il virus della lingua blu nei capi ovini. Il virus sta avanzando rapidamente - prosegue Ninniri - e stando ai dati diffusi dal servizio dell’Istituto Zooprofilatico della Sardegna inizia a coinvolgere territori non lontani dalla piana irrigua di Chilivani. E’ doveroso e urgente evitare qualsiasi possibile rischio, ed è per questo che chiediamo che la gestione del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna dia priorità assoluta alle riparazioni delle perdite per evitare la formazione di pozzanghere ed effettui quanto prima la bonifica e la pulizia dei canali esistenti». I dati sono già preoccupanti, perché i focolai di Blue Tongue, che a fine agosto erano 206, alla data del 21 settembre sono ben 1109, con il coinvolgimento di 384.548 capi ovini e 3.294 capi già morti. «Una avanzata del virus altissima, per Copagri fonte di grave preoccupazione» dice Ninniri. (b.m.)
