La Nuova Sardegna

Sassari

il caso 

Una città che non ha spazio per pugilato, lotta e judo

SASSARI. Il caso di Federico Serra è solo la punta di diamante di un enorme movimento abbandonato a se stesso. Campioni senza casa. Costretti ad allenarsi in campagne, cortili, angoli di palestre di...

24 settembre 2021
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SASSARI. Il caso di Federico Serra è solo la punta di diamante di un enorme movimento abbandonato a se stesso. Campioni senza casa. Costretti ad allenarsi in campagne, cortili, angoli di palestre di altre discipline, prestati da amici. E poi da lì a saltare sopra ring e tatami per combattere, spesso vincendo, per titoli italiani, europei, qualificazioni olimpiche.

Campioni tirati su da società che da mesi vivono d’aria. E, pur essendo al vertice delle loro discipline, si aggirano semi clandestine in una città che non le considera. E forse non le merita. Parliamo della boxe, della lotta, del judo. Tre fiori all’occhiello dello sport cittadino, che rischiano di appassire.

L’inizio della fine sono stati i lavori al Palaserradimigni. Un tornado che si è abbattuto sul fragile castello di carte delle strutture sportive cittadine. In attesa che le sistemazioni alternative per danza, Uisp, ginnastica dolce, partano, a essere rimasti con il cerino in mano sono stati Athlon, Ludus, Boxe Muretti e il settore lotta-pesi della Fijlkam. Che di recente sono tornati alla carica. Chiedendo all’amministrazione comunale l’uso della palestra, che sono stati costretti ad abbandonare a maggio 2020 con l’inizio del cantiere, e in cui ora chiedono di rientrare. La palestra, secondo le società, è assolutamente indipendente, non interessata dai lavori e dotata di un possibile ingresso indipendente da via Nenni.

Il Comune ha risposto picche. La caccia a strutture alternative è aperta, con le palestre scolastiche sparite dal mazzo con i dirigenti che rimandano al mittente le richieste per problemi legati alla sanificazione e condivisione degli spazi.

Nel mentre ci si accontenta di angoli di palestre private prestati dagli amici, spesso in altri Comuni. Sperando che la fuga dei campioni non diventi la regola. (g.bua)

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