La Nuova Sardegna

Sassari

Focolai sotto le macerie dei capannoni bruciati

di Andrea Massidda
Focolai sotto le macerie dei capannoni bruciati

Vigili del fuoco a Predda Niedda per eliminare l’ultimo materiale incandescente Sul luogo del rogo presenti anche gli uomini del Nucleo investigativo antincendi  

01 ottobre 2021
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SASSARI. Sotto le macerie dei due capannoni di Predda Niedda devastati dallo spaventoso incendio della settimana scorsa c’è ancora del materiale incandescente. Piccoli quanto subdoli focolai che non si trasformeranno mai in un nuovo rogo, ma che tuttavia emanano miasmi irrespirabili e altamente tossici, la cui esalazione potrebbe mettere a repentaglio la salute delle tantissime persone che per lavoro o per shopping ogni giorno frequentano la Strada 11 della zona industriale. Così ieri mattina due squadre del comando provinciale dei vigili del fuoco coordinate dall’ispettore Giampiero Budroni sono andate sul luogo della devastazione per smottare il terreno con una gru, cercare le eventuali fiammelle rimaste ancora accese e tentare di spegnerle una volta per tutte ricoprendole con una speciale schiuma. Contemporaneamente, gli uomini del 115 si sono preoccupati di abbattere dei muri pericolanti, mettendo così in sicurezza quel poco che rimane delle strutture.

L’operazione, durata alcune ore, si è svolta con il placet della procura della Repubblica di Sassari, che immediatamente dopo i fatti aveva messo sotto sequestro l’intera area andata in fumo. Questo perché gli inquirenti nel frattempo continuano a indagare per accertare la natura e l’origine del rogo che ha distrutto svariate attività commerciali e che soltanto per miracolo non ha fatto registrare vittime. L’inchiesta in corso giustifica anche la presenza, sempre ieri mattina, degli agenti del Nia, il Nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco, un organo di polizia giudiziaria che studia, ricerca e analizza le cause di un incendio su propria iniziativa o su specifica richiesta da parte della magistratura e che inoltre fornisce supporto ai competenti organi di polizia giudiziaria per le attività investigative connesse al verificarsi di sinistri caratterizzati da roghi.

Intanto non si ferma la gara di solidarietà nei confronti degli imprenditori colpiti direttamente dall’incendio, che hanno visto andare in fumo il lavoro di una vita nel giro di un pomeriggio infernale. Sono già 4mila gli euro raccolti su GoFundMe (https://gofund.me/12d45859) per Marcello Frau e Andrea Moretti, i titolari della “Gedis Cooperativa”, attività aperta nel 2009 e specializzata nella vendita di pneumatici e forniture di “minuterie” per gommisti di tutta la provincia. L’obiettivo è racimolare 50mila euro.

Ma il crowdfunding per aiutare la Gedis è solo l’ultima di una ondata di solidarietà che, dal giorno dopo l’incendio, corre sul web. È infatti attiva una pagina dove si raccolgono i fondi per la storica cereria di Cesare Soriga, andata completamente distrutta con tutti i macchinari e i materiali. Gli aiuti potranno servire per pagare l’affitto di un altro capannone e di un piccolo muletto per il trasporto dei pallet. Il link per accedere è https://gofund.me/28f9cb1c. Il secondo link invece è della wedding planner Elisa Mocci, eccellenza a livello nazionale, una delle prime in tutta Italia, 15 anni fa, a inventare un nuovo mestiere, e a organizzare nel tempo matrimoni da favola come quello di Elisabetta Canalis o quello milionario al Cala di Volpe. Il rogo purtroppo ha distrutto tutto e degli uffici, del magazzino con tutti gli allestimenti, con migliaia di cuscini, oggetti d’arredo, telecamere non resta niente. Il link per dare un aiuto https://gofund.me/ecf4a49a.

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