La Nuova Sardegna

SILIGO. «Don Giuseppe non si tocca! E la Curia ha il dovere di ascoltarci». Arriva dai parrocchiani di Santa Vittoria, a Siligo, la protesta per l’annunciato trasferimento del parroco don Giuseppe Marras. Oggi si terrà una manifestazione organizzata da catechisti, comitati religiosi, bambini, ragazzi: «È il quarto cambiamento in 15 anni – protestano – il limite minimo previsto dalla Cei e sottoscritto dalla Curia è “…ad novennium”, ma non per noi. Siligo è diventato una palestra per giovani sacerdoti che al primo “salto di vento” vengono trasferiti per “esigenze diocesane”. Come se le esigenze della nostra comunità si possano invece calpestare. Soprattutto, la Curia come fa a conoscere le esigenze della nostra parrocchia se negli ultimi 6 anni non c’è mai stata una visita pastorale o un incontro con la comunità e le sue realtà? Don Giuseppe è parroco di Siligo dal 2015 e negli ultimi 2 anni ha dovuto fare i conti con il covid, cercando di non far mancare mai il suo apporto, nonostante la Chiesa fosse chiusa . Ha prodotto uno sforzo immane per far rifiorire la comunità, attirando bambini, giovani, adulti nelle attività parrocchiali. E ora con un colpo di spugna, si vuole cancellare il lavoro di questi anni».