Ripulita dalle erbacce l’area intorno a piazza Don Milani
PORTO TORRES. Gli operai della società in house Multiservizi hanno provveduto a bonificare l’intera area verde intorno alla case comunali di piazza Don Milani. Durante il periodo estivo i residenti...
07 ottobre 2021
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PORTO TORRES. Gli operai della società in house Multiservizi hanno provveduto a bonificare l’intera area verde intorno alla case comunali di piazza Don Milani. Durante il periodo estivo i residenti avevano infatti lamentato più volte la presenza di erbacce alte nel vasto perimetro che circonda le abitazioni, dove – oltre al proliferare di insetti pericolosi e di ratti – rappresentava un’esca per gli incendi. Il malcontento e la paura era stato raccontato e poi pubblicato da La Nuova Sardegna, con l’auspicio che in breve tempo ci fosse un intervento da parte dell’amministrazione comunale.
Le case comunali sono anche confinanti con la chiesa dello Spirito Santo e la scuola elementare Bellieni, due siti molto sensibili per la presenza quasi quotidiana di tante persone. Dopo il taglio delle erbacce, compito egregio quello eseguito dalla Multiservizi, sono rimasti rifiuti di vario tipo, accatastati nella parte di terreno che confina con la chiesa, che devono essere smaltiti. «Finalmente la pulizia di tutta l’area verde è diventata realtà – dice l’ex dipendente comunale Marcella Ledda –, anche perché le nostre pretese erano legittimate dal fatto che bisognava intervenire subito per evitare che una semplice cicca di sigaretta potesse scatenare un incendio in quella “foresta” incolta». (g.m.)
Le case comunali sono anche confinanti con la chiesa dello Spirito Santo e la scuola elementare Bellieni, due siti molto sensibili per la presenza quasi quotidiana di tante persone. Dopo il taglio delle erbacce, compito egregio quello eseguito dalla Multiservizi, sono rimasti rifiuti di vario tipo, accatastati nella parte di terreno che confina con la chiesa, che devono essere smaltiti. «Finalmente la pulizia di tutta l’area verde è diventata realtà – dice l’ex dipendente comunale Marcella Ledda –, anche perché le nostre pretese erano legittimate dal fatto che bisognava intervenire subito per evitare che una semplice cicca di sigaretta potesse scatenare un incendio in quella “foresta” incolta». (g.m.)
