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Tecnico “Segni”, via ai lavori di ristrutturazione

Tecnico “Segni”, via ai lavori di ristrutturazione

Ozieri. La scuola, parzialmente inagibile da quattro, sarà messa in sicurezza entro marzo 2022

08 ottobre 2021
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OZIERI. È stato un passaggio che si attendeva da tempo quello che, ieri mattina, ha fatto passare di mano le chiavi del caseggiato centrale dell’Istituto tecnico “Fermi” di Ozieri nelle mani della Provincia e subito dopo dell’impresa Monni di Pattada, aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione dell’edificio. La storia del “Fermi” inizia circa quattro anni fa, quando fu dichiarato inagibile a causa dei fenomeni di erosione causati da una vena d’acqua sotterranea, che stavano compromettendo la sicurezza della struttura e in particolare la tenuta di una grossa trave di cemento armato. Da quel momento, per la prosecuzione regolare dell’attività scolastica, la dirigenza aveva cercato soluzioni alternative dividendo le classi tra l’Istituto “Segni” e la scuola elementare “Garibaldi” mentre la Provincia, proprietaria dello stabile, aveva avviato le procedure di intervento.

In una prima fase, con uno stanziamento di quattrocentomila euro, si era posto un rimedio con operazioni di consolidamento e manutenzioni ordinarie e straordinarie che avevano permesso la parziale riapertura dell’istituto ma nel frattempo il Settore 4 Edilizia e Patrimonio aveva avviato la procedura per l’affidamento del servizio di verifica della vulnerabilità sismica con conseguente redazione del progetto definitivo-esecutivo ed espletamento della gara d’appalto dei lavori. «I lavori inizieranno subito e ciò significa che al momento la Provincia anche con il concorso della giunta comunale, sta rispettando i tempi», dice il dirigente Antonio Ruzzu.

Con un importo di circa 1,1 milioni di euro si dovrebbe scrivere la parola fine ai disagi che in questi anni, studenti, docenti e personale amministrativo hanno dovuto subire e dal marzo 2022 la storica sede di piazza Medaglie d’Oro dovrebbe tornare alla piena attività. Dopo i due difficili anni causati dalla pandemia, l’istituto è tornato alle lezioni in presenza per tutti gli studenti e l’ultimo passo sarà ora riappropriarsi degli spazi che hanno fatto crescere generazioni di studenti in tutto il territorio. «Ho comunicato la notizia al collegio dei docenti e ovviamente la reazione è stata di soddisfazione e riconoscenza per tutti coloro che si sono impegnati in questi anni, tra cui il sindaco, l’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, la Provincia e gli organi di informazione che hanno tenuto alta l’attenzione – conclude Ruzzu -. Restiamo in fiduciosa attesa per una rapida soluzione di uno stato delle cose che si trascina ormai da troppo tempo».

Francesco Squintu

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