La Nuova Sardegna

Sassari

La storia triste di un poeta di strada

La storia triste di un poeta di strada

La foto più bella, che rappresenta il suo modo di intendere la vita e di esprimere il sntimento di libertà è quella che lo ritrae davanti al mare, con le onde e la schiuma bianca alle spalle. Lui,...

11 ottobre 2021
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La foto più bella, che rappresenta il suo modo di intendere la vita e di esprimere il sntimento di libertà è quella che lo ritrae davanti al mare, con le onde e la schiuma bianca alle spalle. Lui, Mario Sedda, ha il solito sguardo serio che non vuol dire triste, anche se quel velo di tristezza se lo portava sempre dietro. Era un po’ il suo lineamento naturale. Anche se poi Mario Sedda era uno che sapeva accettare il divertimento che esprimeva anche attraverso le opere, in particolare le poesie e i testi che scriveva e che spesso lo hanno portato anche da protagonista sui palchi dei Poetry Slam. Ha scritto cose dure e anche molto belle con quella firma “Mlm” - Mario La Morte. Oggi la cosa più importante è arrivare alla verità: Mario Sedda non poteva avere nemici, certo bisticci e tensioni, episodi di giornata ma non tali da generare odio.Chi l’ha ucciso forse non è così lontano come si può immaginare, il delitto è maturato in un ambiente di degrado sociale e solitudine, dove spesso le regole le dettano l’alcol, l’abbandono e il disagio. Chi ha ucciso Mario Sedda non ha fatto grande fatica, perchè aveva di fronte un indifeso, una persona che ne aveva viste e subite tante ma nonostante tutto aveva sempre la porta della sua vita aperta agli altri. Una storia così non si lascia in lista d’attesa. Chi ha ucciso il poeta di strada è giusto che paghi il suo conto con la giustizia. (g.baz.)

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