La Nuova Sardegna

Sassari

vasco e la truffa 

«Mi chiamo Sergio Cirotto come mio cugino imputato»

SASSARI. Si chiama Sergio Cirotto, vive anche a lui a Castelsardo e l’età è forse uno dei pochi dettagli che a distinguerlo dal cugino Sergio Cirotto, imputato nell’inchiesta sulla truffa dei...

11 ottobre 2021
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Si chiama Sergio Cirotto, vive anche a lui a Castelsardo e l’età è forse uno dei pochi dettagli che a distinguerlo dal cugino Sergio Cirotto, imputato nell’inchiesta sulla truffa dei biglietti falsi per il concerto di Vasco Rossi del 2018: «Mio cugino ha 38 anni e io 53. Siamo parenti ma io non ho nulla da condividere con lui anche se portiamo lo stesso nome e cognome. Lavoro da tredici anni per una compagnia di navigazione e onestamente non vorrei avere problemi per questa questione».

È una precisazione doverosa considerato il caso di omonimia e, per giunta, lo stesso luogo di residenza che accomuna queste due persone.

Il nome di Sergio Cirotto di 38 anni era apparso alcuni giorni fa sulla Nuova Sardegna perché è uno dei due sassaresi per i quali la Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio in relazione alla vicenda delle centinaia di fan di Vasco rimaste truffate tre anni fa: «A Castelsardo sanno chi sono io e chi è lui ma al di fuori no. Non è la prima volta che cercano il sottoscritto al posto suo». Da qui la necessità di fare chiarezza.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative