La Nuova Sardegna

Sassari

piazza castello 

Il barbacane invaso dalle erbacce

Il barbacane invaso dalle erbacce

Il monumento, chiuso dal 2017, è in completo abbandono

14 ottobre 2021
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SASSARI. Il primo errore, mezzo secolo fa, è stato quello di far passare una condotta da 450 millimetri nel mezzo delle rovine dell'antico barbacane del castello aragonese, senza curarsi assolutamente del loro valore archeologico. Il secondo, decisamente più recente, la scelta di immergere parte della stessa condotta nel cemento armato per reggere la struttura in cristallo e il giardinetto a protezione dell'ingresso del sito archeologico. Il terzo, più grave di tutti, il continuo rimpallo di responsabilità e decisioni da prendere, con l'unica traccia rimasta del Castello aragonese scriteriatamente abbattuto dai sassaresi a fine '800 che, dopo essere stata riportata alla luce e resa fruibile, è di fatto passata da un allagamento all'altro, sempre seguiti da lunghe chiusure, con l'ultima serrata che va avanti senza interruzione (e senza soluziono all’orizzonte) addirittura da maggio del 2017.

Da oltre quattro anni insomma la vestigia del castello aragonese attende l'accordo tra Abbanoa e Soprintendenza per i lavori di restauro (e soprattutto gli ingenti fondi per realizzarli) e ormai, nonostante tanti turisti continuino ad affacciarsi curiosi al di fuori della struttura in cristallo, i sassaresi si sono rassegnati al fatto che l’apertura del monumento non sembra essere una priorità davvero per nessuno. Il problema è che nel mentre l’acqua continua il suo lavoro di distruzione, e la situazione dell’interno del barbacane peggiora di giorno. Un peggioramento che non è facile da constatare in prima persona: basta avvicinarsi alla vetrata e guardare dentro per vedere che erbacce hanno completamente invaso le storiche mura. (g.bua)

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