La Nuova Sardegna

Sassari

«Mi ha costretta ad avere un rapporto»

di Luca Fiori
«Mi ha costretta ad avere un rapporto»

La 12enne di un paese della provincia ha confermato le accuse nei confronti di un 17enne conosciuto durante una festa

14 ottobre 2021
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SASSARI. «Quella sera avevamo bevuto entrambi, c’eravamo conosciuti davanti al locale dove io ero andata per trascorrere la serata con le mie amiche e a un certo punto ci siamo baciati. Poi siamo andati nel parco vicino al bar, dove c’erano anche altri ragazzi, e lui ha mi ha costretto ad avere un rapporto sessuale».

Ha confermato le accuse davanti al giudice Maria Gabriella Pinna del tribunale dei minori e agli esperti del Glamm, il Gruppo di lavoro sugli abusi e maltrattamenti sui minori di San Camillo, la 12enne di un paese della provincia di Sassari che due mesi fa aveva raccontato ai genitori di essere stata violentata da un ragazzo di 5 anni più grande, conosciuto in un noto locale di un centro turistico non lontano da Sassari.

Dopo il racconto choc il padre e la madre della ragazzina si erano rivolti ai carabinieri del paese in cui si trova il locale molto frequentato dai giovani della zona. La famiglia della presunta vittima vive invece in un piccolo centro vicino. Ieri mattina la giovanissima presunta vittima della violenza è stata interrogata nel corso di un incidente probatorio finalizzato a ricostruire con esattezza la vicenda.

«Avevo bevuto qualcosa - ha riferito la dodicenne al giudice - ma ricordo bene che quello che accadde nel parco non fu una mia scelta». All’interrogatorio era presente anche l’avvocata Alessandra Delrio che assiste il 17enne, a cui il Tribunale dei minori di Sassari ha applicato la misura dell’obbligo della permanenza domiciliare, con la possibilità di uscire solo per andare a scuola. All’inizio di settembre il giovane era comparso davanti al giudice e risposto alle domande, fornendo la sua versione dei fatti. Il giovane aveva ripetuto più volte di non aver esercitato nessuna violenza sulla ragazzina, ma di aver avuto con lei un incontro consenziente.

A metà agosto la notizia della festa finita con i presunti abusi sessuali aveva iniziato a circolare insistentemente nei paesi in cui vivono i giovanissimi protagonisti. I due minorenni, avevano poi accertato i carabinieri, si sarebbero incontrati nei pressi del locale, luogo di ritrovo molto in voga tra i giovani, soprattutto nelle calde notti estive.

A un certo punto però le cose sarebbero andate oltre e, nella baldoria generale tipica di una festa d’estate, i due si sarebbero allontanati e avrebbero raggiunto un vicino parco giochi. Ci sarebbe stato inizialmente un bacio, ma poco dopo, secondo la denuncia, sarebbe avvenuta la violenza sessuale.

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