La Nuova Sardegna

Sassari

Monumenti Aperti anche a Cossoine

Monumenti Aperti anche a Cossoine

Domani e domenica il paese metterà in mostra il museo le sue chiese più antiche

22 ottobre 2021
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COSSOINE . Ci sarà anche Cossoine alla edizione di Monumenti Aperti che si terrà domani e domenica. Per l’occasione, il paese aprirà ai visitatori le chiese di San Sebastiano e Santa Croce, la parrocchiale Santa Chiara, il Museo di arte sacra ospitato nella ex casa parrocchiale, un itinerario cittadino nelle vie del paese, e un itinerario storico nel territorio. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, domani pomeriggio dalle 15 alle 19 e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19. Al fine di evitare assembramenti, gli organizzatori informano che è necessario prenotare le visite guidate sul link indicato nel sito di Monumenti Aperti. Fra gli eventi collaterali, domani alle 19.30, sul sagrato della chiesa di Santa Chiara, si terrà un evento musicale a cura della scuola civica di musica del Meilogu “Doppio Diesis”. Tutti di particolare interesse i siti visitabili. La chiesa di San Sebastiano è di origine tardo secentesca, con ampi interventi di ristrutturazione nel XIX secolo e, da ultimo, con un importante lavoro manutenzione lo scorso anno. La tradizione popolare vuole la chiesa costruita come atto di ringraziamento per la fine della peste del 1528, avvenuta proprio il 20 gennaio, giorno di commemorazione del santo. Come atto di devozione al Santo, tutti gli anni si corre l’Ardia nella seconda domenica di maggio. La parrocchiale di Santa Chiara, ascrivibile al gotico aragonese arrivato nel 1520 a Padria con la costruzione di Santa Giulia, venne edificata nel XVI-XVII secolo e poi ampliata nel XVIII, come risulta da una targa in pietra infissa nella facciata posteriore. Vi si festeggia la festa patronale tutti gli anni l’11 agosto. La chiesa di Santa Croce risale alla seconda metà del XVII secolo. Ha una facciata a capanna con doppia cornice, un frontone timpanato con un giglio di ispirazione tardo gotica. A sinistra c’è una piccola torre con cella campanaria. La chiesa, allora sconsacrata, negli anni ’60 veniva usata come sala cinematografica. Il museo di Arte Sacra raccoglie un’abbondante oggettistica e abbigliamento ecclesiastico, utilizzata nel paese durante le funzioni religiose, a partire dal XVIII secolo, fino ai giorni d’oggi. Di grande interesse anche gli itinerari cittadino, dove “a seguito del ritrovamento di un’antica cartina tra gli archivi racconteremo passeggiando, il centro del paese”, e quello storico, che riserverà una attenzione particolare ai “luoghi del seppellire”: le domus de janas di Bololtine, la tomba a corridoio dolmenico di Su Truppu, la tomba di giganti di Su Columbalzu.

Mario Bonu



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