La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Ferro, più spazio agli amanti del vento

Porto Ferro, più spazio agli amanti del vento

Adozione preliminare della Variante 1 del Pul che ridisegna le concessioni nelle spiagge comunali

02 novembre 2021
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SASSARI. È stata approvata a maggioranza (con le opposizioni che hanno abbandonato l’aula) l’adozione preliminare della variante 1 del Pul, il piano di utilizzo dei litorali. Una variante, ha spiegato l’assessora Maria Alessandra Corda, presentando la pratica: «Che armonizza il piano alle nuove leggi a carattere regionale e nazionale, su tutte la proroga delle concessioni demaniali fino al 2033, con il loro ritorno in capo alla Regione».

Ma non solo. La variante adottata in aula nella seduta di giovedì: «Corregge anche – ha continuato Corda – varie criticità rilevate dagli uffici rispetto al piano approvato nel 2019, che hanno reso indispensabile questa revisione».

Revisione che, oltre alla rivisitazione della cartografie con rilievo delle aree protette dunali e delle linee di battigia, aggiorna le superfici e riposiziona due concessioni a Platamona, e riconfigura completamente la spiaggia di Porto Ferro, eliminando 2 delle 3 concessioni previste e aprendo alle attività di tipo sportivo legate alla peculiare vocazione della spiaggia cittadina, da sempre meta preferita dei surfisti e di chi pratica attività legate al vento. Nel Pul inoltre sono previste nuove aree di posteggio. La variante ora, soggetta a parere paesaggistico, dovrà essere trasmessa a Ras, Agenzia regionale servizio idrografico, Provincia e a tutti gli enti competenti. Dovrà inoltre essere depositata entro 15 giorni e pubblicata per rendere possibile, entro 60 giorni, ai cittadini di fare le loro osservazioni, che verranno valutate e votate, insieme al piano che dovrà arrivare all’approvazione definitiva entro 12 mesi.

Contestualmente alla variante è stata approvato anche un ordine del giorno presentato dal capogruppo di “Noi per Sassari” Manuel Alivesi, che impegna l’amministrazione a supportare il turismo sostenibile «all’insegna – spiega Alivesi – dell’implementazione tra economia ed etica ambientale».

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