La Nuova Sardegna

Sassari

«Fadda affettuoso con le bambine della sua compagna»

di Nadia Cossu
«Fadda affettuoso con le bambine della sua compagna»

L’omicidio di Zdenka, sentiti in aula due testi della difesa Il pm: in questo processo è contestato altro all’imputato

03 novembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Due testimoni citati dalla difesa con l’obiettivo di dimostrare l’attaccamento dell’imputato Francesco Baingio Douglas Fadda alle bambine della sua compagna Zdenka Krejcikova (che lui è accusato di aver ucciso, a febbraio dell’anno scorso). Si tratta di un ortopedico e del dipendente di un negozio che si occupa di fornitura e noleggio di dispositivi ortopedici. Al medico specialista si era rivolto Fadda, insieme alla vittima, per un consulto sulle condizioni di una delle due bambine, tetraplegica. Mentre il contatto con l’altro testimone era avvenuto per via dell’acquisto di alcuni ausili ortopedici.

Durante il dibattimento è emerso che l’imputato (difeso dall’avvocato Lorenzo Galisai) fosse amorevole nei confronti delle due gemelline ma, come ha sottolineato durante l’udienza di ieri il pubblico ministero Paolo Piras, «a Fadda è contestato altro. In questo processo non stiamo discutendo della personalità dell’imputato. Ecco perché non ho alcuna domanda da fare ai testimoni».

Poche parole che rendono bene l’idea: Francesco Douglas Fadda è accusato di omicidio, è in carcere perché avrebbe accoltellato Zdenka all’interno di un bar di Sorso, davanti alle gemelline. Avrebbe quindi caricato la donna ferita in macchina insieme alle bambine ma anziché accompagnarla in ospedale ha raggiunto la casa di un amico a Ossi. «Perché di fronte c’era la guardia medica e siccome non mi sembrava così grave – ha sempre raccontato lui – ho pensato che potessero soccorrerla». Lui poi è fuggito con le gemelle durante la notte, ha trovato appoggio in casa di una conoscente ed è stato arrestato la mattina successiva dai carabinieri dopo un inseguimento.

«Io e Zdenka avevamo intenzione di sposarci, di comprare una casa tutta nostra. Di fare una vita normale. Perché eravamo innamorati...» ha detto Fadda in una delle ultime udienze. E ha ricordato anche come fosse particolarmente attento alle esigenze delle due figlie della donna alle quali avrebbe anche riservato la sorpresa di una bella vacanza. Mentre, con Zdenka, avrebbe accompagnato la piccola tetraplegica al Gaslini di Genova perché fosse visitata da un luminare che però non diede loro molte speranze su un possibile miglioramento.

Ieri mattina davanti alla corte d’assise presieduta da Massimo Zaniboni (a latere Gian Paolo Piana) erano presenti solo due degli otto testimoni citati, l’udienza è stata quindi rinviata alla prossima settimana per sentire altri testi della difesa.



In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative