I rifiuti raccolti nelle strade diventano risorse
A Castelsardo parte il recupero delle «terre da spazzamento». L’assessore Fiori: progetto ambizioso
11 novembre 2021
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CASTELSARDO. Ha preso via, da qualche giorno, il progetto di recupero delle terre da spazzamento stradale, la cosiddetta frazione recuperabile, utile sia per la difesa dell'ambiente che per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Un ulteriore passo avanti verso l'obbiettivo di “comune virtuoso” dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
Grazie alla convenzione stipulata con la Tecnocasis di Capoterra, i rifiuti speciali provenienti dalla regolare pulizia stradale, verranno concentrati presso l’impianto Ecocentro Sardegna Srl di Quartu Sant’Elena , dove saranno sottoposti ad un trattamento che prevede la separazione dei materiali leggeri non recuperabili (come i residui della vegetazione, pellicole, plastica, mozziconi di sigaretta) dalle frazioni di ghiaia e sabbia che possono essere reimmessi nell'ambiente come materia prima secondaria e reimpiegati, ad esempio, nei lavori di manutenzione edile o stradale.
Il processo di recupero di Ecocentro Sardegna permette di ottenere un prodotto certificato CE, ed è basato sulla tecnologia soil-washing. Con gli inerti riciclati, Ecocentro realizza anche dei manufatti prefabbricati in cemento, denominato Ecolego, che possono essere impiegati per vari utilizzi, sia come pareti divisorie, come dissuasori del traffico o come box di raccolta di materiali. Si ottengono anche fanghi disidratati, recuperabili in fornaci o cementifici, mentre i rifiuti organici, principalmente foglie, vengono avviati a compostaggio o al recupero di energia. I materiali ferrosi vengono invece avviati a recupero in impianti metallurgici.
«È un ulteriore passo avanti verso gli obiettivi di questa amministrazione che punta ad una maggiore difesa dell'ambiente e del territorio - sottolinea il vice sindaco e assessore alle politiche ambientali Roberto Fiori- siamo reduci dall' Ecomondo 2021 di Rimini, dove abbiamo anche assistito all’illustrazione di questo innovativo sistema di recupero». «Una iniziativa che, oltre ad attuare una notevole valenza ambientale, risponde alle direttive comunitarie, regionali e provinciali - conclude il sindaco Antonio Capula- permette di ridurre i costi di smaltimento e contestualmente contribuire al raggiungimento delle percentuali di recupero previste dalle normative».
Donatella Sini
Grazie alla convenzione stipulata con la Tecnocasis di Capoterra, i rifiuti speciali provenienti dalla regolare pulizia stradale, verranno concentrati presso l’impianto Ecocentro Sardegna Srl di Quartu Sant’Elena , dove saranno sottoposti ad un trattamento che prevede la separazione dei materiali leggeri non recuperabili (come i residui della vegetazione, pellicole, plastica, mozziconi di sigaretta) dalle frazioni di ghiaia e sabbia che possono essere reimmessi nell'ambiente come materia prima secondaria e reimpiegati, ad esempio, nei lavori di manutenzione edile o stradale.
Il processo di recupero di Ecocentro Sardegna permette di ottenere un prodotto certificato CE, ed è basato sulla tecnologia soil-washing. Con gli inerti riciclati, Ecocentro realizza anche dei manufatti prefabbricati in cemento, denominato Ecolego, che possono essere impiegati per vari utilizzi, sia come pareti divisorie, come dissuasori del traffico o come box di raccolta di materiali. Si ottengono anche fanghi disidratati, recuperabili in fornaci o cementifici, mentre i rifiuti organici, principalmente foglie, vengono avviati a compostaggio o al recupero di energia. I materiali ferrosi vengono invece avviati a recupero in impianti metallurgici.
«È un ulteriore passo avanti verso gli obiettivi di questa amministrazione che punta ad una maggiore difesa dell'ambiente e del territorio - sottolinea il vice sindaco e assessore alle politiche ambientali Roberto Fiori- siamo reduci dall' Ecomondo 2021 di Rimini, dove abbiamo anche assistito all’illustrazione di questo innovativo sistema di recupero». «Una iniziativa che, oltre ad attuare una notevole valenza ambientale, risponde alle direttive comunitarie, regionali e provinciali - conclude il sindaco Antonio Capula- permette di ridurre i costi di smaltimento e contestualmente contribuire al raggiungimento delle percentuali di recupero previste dalle normative».
Donatella Sini
