La Nuova Sardegna

Sassari

Ivan Meloni, uno scatto sul mondo

di Andrea Massidda
Ivan Meloni, uno scatto sul mondo

Content creator, fotografo e influencer il 31enne algherese lavora per grandi marchi, hotel ed enti turistici

17 novembre 2021
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SASSARI. Insaziabile divoratore di serial polizieschi, quando da ragazzino pensava a quale lavoro avrebbe fatto nella vita si immaginava dentro un’aula di un tribunale con indosso la toga. Ma una volta cominciati gli studi in Giurisprudenza, Ivan Meloni, algherese con talento e intraprendenza da vendere, ha capito che avrebbe dovuto seguire la sua vena creativa per trasformare in un mestiere atipico la sua passione per la fotografia. Anche grazie all’utilizzo dei social network, naturalmente. Morale: adesso che ha trentun anni crea, implementa e gestisce online contenuti in forma di immagini per conto di hotel ed enti turistici di tutta Europa. Non basta: attraverso la piattaforma Instagram – nella quale conta la bellezza di 71mila follower certificati – promuove prodotti di aziende del calibro di Huawei (il colosso cinese di apparecchiature per le telecomunicazioni, in particolare di smartphone) o la Dji (azienda sempre cinese, leader nel campo dei droni con telecamera) e ancora la Indie Campers (una celebre company portoghese che noleggia camper, la stessa che l’anno scorso lo ha mandato in giro per la Sardegna, ovviamente a bordo dei suoi mezzi, per poi fargli pubblicare il reportage). Soltanto alcuni esempi. «Sono felicissimo – ammette Ivan – perché il bello della mia attuale professione è che mi pagano per fare quello che veramente mi piace: girare il mondo e scattare fotografie con l’obiettivo di promuovere località per le vacanze o prodotti di vario tipo. Ciò che faccio – precisa – è qualcosa a metà tra il content creator, cioè colui che in base a un preciso progetto comunicativo si fa carico di definirne i contenuti e di presentarli nella forma più idonea ed efficace, e l’influencer, ossia chi mostrando sui social la sua opinione su un determinato prodotto riesce appunto a influenzare i suoi “seguaci” orientandone in qualche modo le scelte negli acquisti».

Ivan, salvo qualche eccezione lungimirante, per adesso lavora soprattutto per committenti non sardi. Tanto è vero che in questi giorni si trova in Portogallo. «Un hotel nel centro di Lisbona – spiega – mi ha commissionato un servizio fotografico nei vari ambienti della struttura e nel contempo di curare i contenuti per i loro social fornendo immagini, anche video, con le mie avventure in giro per la capitale e con le attività che loro propongono ai clienti. In pratica dovrò promuovere l’albergo e nel contempo il territorio in cui si trova. Questo è uno dei lavori che faccio più spesso, talvolta anche in Sardegna, seppure nella nostra isola le potenzialità del mio mestiere siano ancora molto sottostimate, per non dire ignorate».

Il prossimo appuntamento sarà tra qualche settimana in Austria, dove è stato assoldato niente meno che dall’ente nazionale del turismo, dove si occuperà in modo particolare della Carinzia, nelle Alpi orientali, regione che comprende la più alta montagna austriaca, il Grossglockner, ed è caratterizzata da laghi alpini ed edifici medievali, come il castello di Hochosterwitz. «Il fatto che abbiano scelto me tra tanti colleghi internazionali – ammette Ivan – è segno che le mie prestazioni sono state apprezzate. È successo lo stesso pure con il Trentino, e questo ovviamente mi inorgoglisce. Mentre in Sardegna qualcosa del genere me l’ha chiesta un complesso turistico di Chia».

Ma quanto si guadagna a fare servizi di questo tipo? E qual è il valore aggiunto che può offrire un content creator italiano per farsi scegliere da committenti stranieri? «I miei prezzi sono molto variabili, perché dipende da quanti giorni devo impiegare per svolgere il mio compito. Diciamo che per una giornata di lavoro si possono chiedere tra i 500 ai 1000 euro, a seconda se è richiesto o no l’uso di un drone, per il quale io possiedo un regolare patentino». Molto importante, per il committente, è verificare il numero e la tipologia di follower, anche perché questo tipo di promozioni sono molto mirate. «Di solito fornisco quello che si chiama “media kit”, ossia le analisi dei miei seguaci su Instagram – conclude Ivan Meloni -. Il 44 per cento dei miei follower ha tra i 25 e 34 anni, il 22 per cento tra i 18 e i 24 e il 18 per cento dai 35 anni in su. Nel 57,3 per cento dei casi si tratta di donne e in generale gli utenti provengono dell’Italia (34%), dagli Usa (17,9%), e con stupore ho scoperto anche 2,3 % dal Messico».

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