La Nuova Sardegna

Sassari

Piano da 10 milioni per la sicurezza

Piano da 10 milioni per la sicurezza

Rischio idrogeologico, in campo interventi su fiumi tombati e sistema delle valli

19 novembre 2021
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SASSARI. I lavori al terrapieno di viale Trento sono un pezzo di un puzzle complesso, della mitigazione di un rischio incombente. Che bussa alla porta quando il rio Giuncheddu e rio Calamasciu esondano dalle loro tombature allagando Predda Niedda o Piandanna, o alcuni tratti della città si trasformano in laghi. Che macchiano di rosso le piantine del rischio idrogeologico in mezza città, da Luna e Sole a Caniga. Intere porzioni di città in pericolo, ma soprattutto nelle quali ogni possibilità di investimento, riqualificazione e sviluppo economico è negata.

«Un problema che – ha sottolineato ieri Campus – abbiamo deciso di affrontare da subito. E per il quale siamo riusciti a ottenere oltre 10 milioni di finanziamento». «Fondi che consentiranno di avviare e portare a termine un progetto complesso – ha spiegato il sindaco – che vede la risoluzione definitiva e permanente del dissesto idrogeologico e geotecnico dell’area compresa dalla zona dell’acquedotto a quella di Predda Niedda. Programma già in parte già avviato con la progettazione per la messa in sicurezza di rio Giuncheddu e rio Calamasciu e del canale coperto tra via Sorso e viale Sicilia. Il progetto complessivo avrà il suo epicentro nella sistemazione della valle del Fosso della Noce e dei terrapieni di viale Trento, viale Trieste e viale san Francesco così garantire la sicurezza da un punto di vista idraulico e allo stesso tempo consentire una riappropriazione da parte della cittadinanza di un’area centrale che diventerà così un vero e proprio parco urbano, con la previsione di percorsi ciclo-pedonali e ampi spazi verdi godibili con servizi adatti a tutte le età».

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