La Nuova Sardegna

Sassari

Mores, arriva il medico di famiglia

Mores, arriva il medico di famiglia

Disservizio risolto dopo un mese: il dottor Cossa riceverà i pazienti da dicembre

21 novembre 2021
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MORES. Si risolve finalmente il problema della mancanza di un medico di base a Mores, dove dal primo dicembre entrerà in servizio il dottor Luca Cossa. Questa soluzione è arrivata dopo che da circa un mese in paese più della metà della popolazione era rimasta priva di questo fondamentale servizio. Ma la nuova giunta comunale, insediatasi dopo le elezioni del 10 e 11 ottobre, si era mossa subito anche per le cosiddette vie brevi, e infatti, come spiegano il sindaco Enrico Virdis e la consigliera delegata alla Sanità Maria Giovanna Pala, «dal primo giorno di insediamento ci siamo attivati nella ricerca di medici disposti ad accettare l’incarico provvisorio di Assistenza Primaria per il comune di Mores e, finalmente, grazie ad una ricerca sul territorio attingendo soprattutto a nostre conoscenze personali si è riusciti a dare una risposta rapida ad una criticità importante del paese. La ricerca – aggiungono – non è stata semplice proprio per la carenza ormai cronica di medici e per l’impiego di molti di questi nelle Usca e nei centri vaccinali. Ma alla fine si è arrivati a una soluzione che è di sicuro un grande risultato per noi amministratori ma soprattutto tutto il paese».

Attualmente i cittadini sprovvisti dell’assistenza del medico di base sono circa 650, una situazione grave che ci accomuna a tanti paesi delle Sardegna e della penisola, «e da sindaco – chiosa Enrico Virdis – mi sento di esprimere la mia solidarietà ai colleghi ed alle loro comunità che ancora sono senza assistenza sanitaria di base». Risolto questo problema, ora la comunità di Mores e l’amministrazione comunale attendono fiduciose la copertura del posto vacante dell’assistenza pediatrica «per cui è già stata indetta una procedura per il conferimento dell’incarico», dice ancora il primo cittadino, che in una nota ringrazia «Ats e il distretto sociosanitario di Ozieri per la loro pronta e fattiva collaborazione nel dare immediatamente l’incarico al medico da noi segnalato e per avergli messo a disposizione l’ambulatorio di via San Salvatore da Horta. Mi permetto però – conclude – una semplice e breve riflessione sul problema generale della Sanità nazionale. In Italia mancano all’appello circa 4mila medici e 10 mila infermieri professionali. Credo sia necessario aumentare l’accesso alle scuole di specializzazione mettendo nuovamente in capo agli atenei i concorsi, ora nazionali, per l’ingresso nelle stesse». (b.m.)

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