La Nuova Sardegna

Sassari

Alzheimer, per non dimenticare

Alzheimer, per non dimenticare

Ozieri. Esperti a confronto sulla malattia e sulle carenze del sistema sanitario

25 novembre 2021
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OZIERI. Non la malattia di un singolo ma un dramma familiare: è l’Alzheimer, terribile morbo che colpisce non solo la persona ma rischia di condannare alla solitudine l’intera famiglia. Di questo problema sociale, sul quale si chiama in causa una classe politica sin’ora assente, si parlerà domani 26 novembre a Ozieri nella conferenza “Alzheimer. Logudoro-Goceano, territori da non dimenticare” promossa dall’associazione Alzheimer di Sassari con il Rotary Club di Ozieri, in programma dalle 17,30 nella sala convegni dell’Unione dei Comuni del Logudoro.

Sono oltre 20mila i casi di Alzheimer attualmente presenti in Sardegna - oltre 5mila malati di cui oltre 500 nel territorio del Logudoro e Goceano -, numero che rende il problema una piaga sociale oltre che un casus scientifico. Ciò anche perché a esserne maggiormente colpite sono le famiglie più indigenti, che secondo gli organizzatori del convegno di domani non sono sufficientemente tutelate dalla sanità regionale.

«Il problema quindi è duplice in tutto il territorio sardo - dice il presidente dell’associazione Alzheimer Sassari Gianfranco Favini - e manifesta chiaramente il totale disinteresse della classe politica regionale a voler intervenire per fare un welfare non solo per l’Alzheimer ma anche per tutte le patologie neurodegenerative. Le carenze del nostro sistema socio sanitario - prosegue - si manifestano chiaramente nella carenza delle Unità di Valutazione Alzheimer (Uva), poche in provincia (due a Sassari e una rispettivamente a Olbia, Tempio e Alghero) e il tutto, in aggiunta alla carenza di personale qualificato, va a discapito del numero di visite diagnostiche e del piano di appuntamenti, che arrivano in media sino ad un anno per malato. L’indifferenza politica - conclude il presidente - è del tutto evidente in un territorio pur estremamente vasto, per questo la nostra proposta è quella che vengano riorganizzate e potenziate le Uva e che, nello specifico, ne sia creata una a Ozieri: un territorio che copre circa 20 paesi».

É questa la proposta politica del sodalizio sassarese, che da diciassette anni opera in tutto il territorio provinciale, con il centro di riattivazione di San Camillo, con un costante impegno in favore dei malati e delle loro famiglie anche grazie alla nascita, nel 2004, di un Centro di Ascolto per le famiglie. (b.m.)

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