La Nuova Sardegna

Sassari

L’idiozia dei vandali: distrutte le staccionate

di Gavino Masia
L’idiozia dei vandali: distrutte le staccionate

Nella notte sono stati divelti i pali di legno nelle vie Pertini, Parini e Manzoni  Il sindaco: «Un atto illogico. Opere appena realizzate per abbellire i quartieri» 

26 novembre 2021
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PORTO TORRES. Gli interventi di decoro cittadini realizzati in questi mesi dagli operai della forestazione – ovvero le staccionate in legno per abbellire le zone cittadine – sono state divelte dai vandali nelle ore notturne. I danneggiamenti sono avvenuti nelle aree verdi di via Pertini, via Parini e via Manzoni. Hanno scavalcato la staccionata, divelto i pali e buttato giù la recinzione in più parti. Un’azione contro il patrimonio pubblico della propria città, l’ennesimo di questi mesi, che vanifica il progetto di forestazione programmato dal Comune e messo in opera dai lavoratori. «Si tratta di un atto tanto illogico quanto triste - dice il sindaco Massimo Mulas - che va a colpire un'opera appena realizzata per abbellire alcuni spazi verdi che a volte diventavano terra di nessuno. Chi ha così tanta forza ed energia per danneggiare i beni di tutti, perché non si mette a disposizione della comunità per costruire qualcosa di bello? Sembra una battuta ma sono serio: è un peccato veder sprecare tanto impegno in attività di distruzione». Le staccionate sono state realizzate nell'ambito dei cantieri di forestazione e attraverso i finanziamenti annuali che vengono erogati dell'assessorato regionale al Lavoro all’ente locale. Diversi standard comunali sono stati riqualificati proprio da questo tipo di interventi, riportando decoro all’interno del quartiere. Da tempo si chiede l’installazione di telecamere per cogliere in fallo i vandali. «E’ vero che molti cittadini chiedono di intensificare i controlli con le telecamere – aggiunge il sindaco - per prevenire e reprimere gli atti di vandalismo: attualmente in città sono attivi più di cento occhi elettronici e l'amministrazione sta predisponendo un ulteriore piano di videosorveglianza anche con l'ausilio delle fototrappole. Ma, a mio parere, non è così che si combatte il fenomeno. In primo luogo per un fatto di principio: dispiace dover spendere tanti soldi per contrastare atti che sicuramente sono compiuti da una piccolissima minoranza di concittadini; mi piacerebbe che tutta la comunità si sentisse responsabilizzata e collaborasse al controllo del territorio, senza atteggiamenti omertosi o paure».

Infine il primo cittadino si sofferma su un’ultima riflessione, che lascia una punta di amarezza. Le staccionate, a pensarci bene, rappresentavano solo il primo tassello di una riqualificazione più generale degli standard pubblici dimenticati.

«È un primo passo che ha un significato simbolico: ed è un peccato che qualcuno abbia sentito il bisogno di bloccare questi piccoli segnali di rinnovamento».

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