La Nuova Sardegna

Sassari

LA DIFESA farà ricorso in appello 

«È un professionista attento, rinuncerà alla prescrizione»

«È un professionista attento, rinuncerà alla prescrizione»

SASSARI. Sono pronti a dare battaglia in appello i difensori del pediatra Gavino Forteleoni, gli avvocati Cristina Sardu e Gian Comita Ragnedda che hanno annunciato che il medico - che potrebbe...

28 novembre 2021
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SASSARI. Sono pronti a dare battaglia in appello i difensori del pediatra Gavino Forteleoni, gli avvocati Cristina Sardu e Gian Comita Ragnedda che hanno annunciato che il medico - che potrebbe usufruire della prescrizione - deciderà di affrontare il processo di secondo grado per dimostrare in aula la sua innocenza.

«Faremo sicuramente appello - hanno dichiarato i due difensori - perché siamo convinti che non ci sia nessuna responsabilità per il nostro assistito, medico stimatissimo in città, che ha curato generazioni di bambini con grandissima professionalità e un grande cuore, senza mai sbagliare una diagnosi. Leggeremo le motivazioni della sentenza - hanno aggiunto i due difensori - ma anticipiamo sin d’ora che faremo ricorso per ottenere la sua piena assoluzione. I contorni della vicenda sono sempre stati molto dubbiosi e anche il giudice non ha accolto del tutto le richieste del pubblico ministero. All’epoca il piccolo paziente - hanno dichiarato i due difensori - godeva di buona salute, come emerso dalla documentazione scolastica acquisita dalla difesa, con la quale si è dimostrato che nel contesto che il bambino frequentava regolarmente e dove trascorreva la gran parte delle sue giornate le maestre - per anni- non avevano notato e segnalato nessun sintomo riconducibile alla patologia emersa molti anni dopo. La stessa buona salute riscontrata dal medico durante le visite e annotata dal paziente su un diario (mai messo a disposizione del processo) Nulla poteva perciò far presagire la diagnosi successiva. Il nostro assistito, come affermato dallo stesso consulente del pm - hanno aggiunto i due legali - non poteva fare diagnosi in assenza di notizie sulla sintomatologia. Siamo certi che in appello il nostro assistito verrà assolto con formula piena. Per questo motivo non esiteremo a rinunciare alla prescrizione. In sede civile - hanno concluso i due avvocati - la vicenda si è definita con il pagamento spontaneo da parte della compagnia di assicurazione. Questa la ragione per cui non è stata appellata la sentenza». (l.f.)

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