La Nuova Sardegna

Sassari

Mercato ittico, un passo avanti

di Gavino Masia
Mercato ittico, un passo avanti

Con l’imminente completamento del progetto esecutivo di riqualificazione termina la fase burocratica

30 novembre 2021
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PORTO TORRES. Sta volgendo finalmente al termine tutta la fase burocratica che riguarda una delle incompiute più datate dello scalo marittimo – ovvero il mercato ittico – perché i progettisti incaricati dall’Autorità di sistema portuale stanno per completare il progetto esecutivo della riqualificazione. La consegna degli elaborati è infatti prevista entro la seconda metà del prossimo mese: una volta ricevuta tutta la documentazione si procederà poi con la verifica e la validazione e, a inizio 2022, si potrà procedere con la stesura del bando di gara per affidare i lavori. Un iter lunghissimo e pieno di ostacoli quello che ha contraddistinto questo manufatto, che confina proprio con la sede cittadina dell’Adsp e della Sanità marittima e che negli anni è diventato terra di nessuno. La struttura portuale era già in totale stato di abbandono quando è stata trasferito all’Autorità di sistema attraverso l’accordo, siglato nel dicembre 2017, con la Regione e il Comune.

I continui atti vandalici hanno spogliato completamente le parti già costruite, soprattutto gli impianti elettrici e idraulici e tutto il rame che sicuramente ha trovato acquirenti attraverso il mercato nero. Questo significa che i prezzi della costruzione lieviteranno rispetto ai costi sostenuti alcuni anni fa, ma l’Autorità portuale ha ribadito in più occasioni di volere investire del denaro per realizzare un vero e proprio centro servizi portuale a disposizione della collettività. Con uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro, infatti, si prevede il completamento e la ristrutturazione del fabbricato. Che verrà destinato principalmente a centro servizi per il cluster portuale e, in parte, alla funzione originaria di mercato del pesce, previo rilascio di apposita concessione demaniale.

L’intero processo ha subito rallentamento a causa delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, oltre che per correggere alcune anomalie che sono emerse durante le analisi tecniche e strutturali richieste dall’AdSP rispetto ai carteggi originali che erano stati consegnati dal Comune all’ente portuale. Ora, dopo i correttivi apportati, serve solo accelerare le ultime procedure e fare in modo che già dall’inizio del nuovo anno si possano bandire gli interventi previsti nella progettazione. Dalle aperture che si affacciano sul porto si potrà accedere alla guardiania, all’ufficio destinato ai piloti, a quello del veterinario, del personale del posto fisso di polizia di frontiera e degli ormeggiatori. Dall’ingresso sulla strada si accederà invece direttamente all’anfiteatro, che alla fine degli interventi potrebbe essere riconvertito a sala congressi. Il primo piano diventerà la nuova sede di rappresentanza e lavoro dell’Autorità di sistema portuale. Una parte dell’edificio sarà infine dedicata alla funzione originaria di mercato ittico e alle attività connesse con la pesca. In quest’ultimo caso dovrebbero dire la loro i pescatori turritani, attraverso proposte e idee che valorizzino i prodotti locali e la loro professione.

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