Rischio crolli, sigilli a due abitazioni
Sennori. Allarme in via Farina, sgomberata una persona da una delle case
01 dicembre 2021
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SENNORI. È allarme nel centro storico di Sennori. Il sindaco Nicola Sassu ha firmato due distinte ordinanze per sigillare due abitazioni pericolanti che si trovano in via Farina, a due passi dalla caserma dei carabinieri. Le facciate e le coperture degli immobili hanno cominciato a mostrare segni di cedimento strutturale facendo scattare le segnalazioni dei residenti, preoccupati che le strutture potessero crollare da un momento all’altro.
Per questo motivo, nei giorni scorsi in via Farina sono intervenute le squadre dei tecnici dei vigili del fuoco di Sassari, che hanno accertato che gli immobili versano in condizioni di pericolo, prevedendo la possibilità di un crollo improvviso. In una delle due case, tra l’altro, viveva una persona, che è stata temporaneamente sistemata in una struttura ricettiva a spese del Comune. Il primo cittadino ha preso atto della relazione tecnica dei vigili del fuoco e, per tutelare l’incolumità pubblica e privata, ha dichiarato totalmente inagibili le due abitazioni.
Contestualmente, oltre a disporre lo sgombero immediato, il sindaco ha anche disposto la messa in sicurezza delle strutture. L’area attorno alle abitazioni è stata transennata e interdetta al traffico. E considerata la larghezza di via Farina, questo ha significato la chiusura di buona parte della strada, che tra l’altro è a senso unico. Il comandante dei vigili urbani, Gabriele Oggiano, ha quindi a sua volta firmato un’ordinanza per il riordino temporaneo della viabilità del quartiere. Fino alla fine dell’emergenza vigerà un divieto di accesso al transito veicolare e pedonale in via Farina, via Dante e via del Fiore. Inoltre, è stato invertito il senso unico di marcia in via Montenegro (con direzione di marcia via Vittorio Emanuele – via Principe Umberto). E ancora, l’ordinanza consente per i soli residenti il transito pedonale e veicolare in via Dante (tratto compreso da via Vittorio Emanuele a via Del Fiore) e in via Farina (tratto Compreso da via Vittorio Emanuele a via Del Fiore lato destro). L’ufficio tecnico comunale ha quindi rintracciato i proprietari, ai quali è stato intimato di intervenire entro dieci giorni di tempo per ristabilire le condizioni di sicurezza. Se i privati non adempiranno, sarà lo stesso Comune a sostituirsi rivalendosi su di loro per le spese degli interventi. (s.sant.)
Per questo motivo, nei giorni scorsi in via Farina sono intervenute le squadre dei tecnici dei vigili del fuoco di Sassari, che hanno accertato che gli immobili versano in condizioni di pericolo, prevedendo la possibilità di un crollo improvviso. In una delle due case, tra l’altro, viveva una persona, che è stata temporaneamente sistemata in una struttura ricettiva a spese del Comune. Il primo cittadino ha preso atto della relazione tecnica dei vigili del fuoco e, per tutelare l’incolumità pubblica e privata, ha dichiarato totalmente inagibili le due abitazioni.
Contestualmente, oltre a disporre lo sgombero immediato, il sindaco ha anche disposto la messa in sicurezza delle strutture. L’area attorno alle abitazioni è stata transennata e interdetta al traffico. E considerata la larghezza di via Farina, questo ha significato la chiusura di buona parte della strada, che tra l’altro è a senso unico. Il comandante dei vigili urbani, Gabriele Oggiano, ha quindi a sua volta firmato un’ordinanza per il riordino temporaneo della viabilità del quartiere. Fino alla fine dell’emergenza vigerà un divieto di accesso al transito veicolare e pedonale in via Farina, via Dante e via del Fiore. Inoltre, è stato invertito il senso unico di marcia in via Montenegro (con direzione di marcia via Vittorio Emanuele – via Principe Umberto). E ancora, l’ordinanza consente per i soli residenti il transito pedonale e veicolare in via Dante (tratto compreso da via Vittorio Emanuele a via Del Fiore) e in via Farina (tratto Compreso da via Vittorio Emanuele a via Del Fiore lato destro). L’ufficio tecnico comunale ha quindi rintracciato i proprietari, ai quali è stato intimato di intervenire entro dieci giorni di tempo per ristabilire le condizioni di sicurezza. Se i privati non adempiranno, sarà lo stesso Comune a sostituirsi rivalendosi su di loro per le spese degli interventi. (s.sant.)
