La Nuova Sardegna

Sassari

Le tradizioni per rianimare il centro

Le tradizioni per rianimare il centro

Oggi convegno e mostra sulla Faradda inseriti nell’evento “L’identità in vetrina”

02 dicembre 2021
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SASSARI. Rianimare, anche dal punto di vista commerciale, il cuore della città puntando sulle tradizioni: su quella culturale, in primis, ripercorrendo con parole e immagini la storia della Faradda. Oppure su quella culinaria, andando alla riscoperta della cucina tipica sassarese, ricchissima di piatti deliziosi. È l’obiettivo dell’iniziativa “L’identità in vetrina – un percorso tra tradizione, storia e modernità” che su impulso della Camera di commercio di Sassari e un progetto pilota dei Centri commerciali naturali “Stelle del Centro”, “Piazza d’Italia, via roma, via manno, via Bellieni e piazza Castello”, “Piazza Tola”, Comitato “Largo Brigata Sassari” di Sassari e dell’Intergremio, ora si arricchisce di due nuovi eventi vanno ad aggiungersi a “L’identità in cucina”, che coinvolge ventuno ristoranti pronti a proporre piatti tipici. Si tratta del convegno “L’identità in cammino. I Candelieri: storia, tutela, valorizzazione urbana”, in programma oggi alle 17.30 alla Biblioteca universitaria, poi della Mostra fotografica “Storia della Faradda”, che sarà inaugurata sempre nella biblioteca dell’ateneo subito dopo per restare aperta sino al 6 gennaio, dalle 9 alle 13 (il martedì e giovedì sino alle 17).

I protagonisti del convegno “L’identità in cammino. I Candelieri: storia, tutela e valorizzazione urbana” saranno studiosi ed esperti del settore che ripercorreranno la storia, l’evoluzione e le azioni di tutela della Festa dei Candelieri – facente parte della “Rete delle macchine a spalla”, dal 2013 dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco – anche con uno sguardo agli aspetti connessi al marketing territoriale. Dopo i saluti istituzionali di Giovanni Fiori, direttore della biblioteca universitaria, di Maria Amelia Lai vicepresidente della Camera di Commercio e della presidente Ccn Giusy Mura, l’evento vedrà la partecipazione del curatore, lo storico Paolo Cau, e dell’antropologa Chiara Solinas, e di Fabio Madau, presidente dell’Intergremio.

La mostra “Storia della Faradda” vede invece la partecipazione di cinque fotografi professionisti che, negli anni, hanno documentato i tanti e affascinanti momenti della Faradda e degli eventi che la precedono e l’accompagnano. In mostra saranno presenti immagini di Gianmichele Manca, che ha coordinato i lavori, Costantino Idini, Gigi Olivari, Giovanni Porcu, Sergio Polano. «Ogni fotografo – spiegano gli organizzatori – ha offerto la propria visione artistica e di documentazione della manifestazione con scatti capaci di trasmettere emozione, tradizione e la presenza contemporanea dello spirito laico e di quello devozionale di questa plurisecolare festa di popolo». (an.mass.)



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