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Sassari, garante dei detenuti: la revoca di Unida sembra scontata

di Roberto Sanna
Sassari, garante dei detenuti: la revoca di Unida sembra scontata

Anche i capigruppo si sono espressi in questo senso. L’ultima parola adesso spetterà al consiglio comunale

04 dicembre 2021
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SASSARI. Le sue teorie sulla lotta al covid attraverso la vita sana e riservata, abbondantemente esposte anche in diverse trasmissioni nazionali radiofoniche e televisive, non hanno convinto la conferenza dei capigruppo che ieri mattina si è riunita a Palazzo Ducale per esaminare il caso: il garante dei detenuti Antonello Unida, 59 anni, dipendente di banca, sembra ormai al capolinea del suo incarico.

Incarico che, subito dopo l’insediamento della nuova giunta guidata da Nanni Campus, il consiglio comunale gli aveva conferito a stragrande maggioranza (25 voti su 31) scegliendolo all’interno della terna di candidature che erano arrivate a Palazzo Ducale. E adesso il consiglio comunale potrebbe toglierglielo, dopo la bufera mediatica scatenata da alcuni video postati dallo stesso Unida sui social media. Le sue dichiarazioni “no green pass” avevano infatti provocato un’onda lunga che, partita proprio dal carcere di Bancali, era passata per Palazzo Ducale, il palazzo di giustizia e anche programmi giornalistici nazionali. A quel punto era scattata la procedura di revoca, che prevede anche la doverosa richiesta di spiegazioni scritte al diretto interessato. Documento che è arrivato giovedì, nell’ultimo dei venti giorni di tempo concessi dal regolamento, ed è stato esaminato ieri mattina dalla conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del consiglio comunale Maurilio Murru. La discussione è andata nel verso che tutti si aspettavano: le controdeduzioni di Antonello Unida non sono state ritenute convincenti, o comunque non abbastanza fondate da poter fermare la procedura, e il passaggio successivo sarà quindi la richiesta di revoca dell’incarico che verrà portata all’attenzione del consiglio comunale. Restano da stabilire i tempi. La prossima seduta è in programma per giovedì prossimo e l’ordine del giorno non verrà aggiornato con questo ulteriore punto di discussione. Si slitterà così «alla prima data utile», ha confermato Maurilio Murru. La revoca non sarà però automatica, anche se in questo momento appare la soluzione più probabile: c’è pur sempre una votazione di mezzo e per di più a scrutinio segreto. Per l’eventuale sostituto inoltre si ripartirà da zero, nel senso che non si andrà a pescare tra i due nomi scartati a suo tempo (gli avvocati Tiziana Satta e Francesco Mariano Dore) ma ripartirà tutta la procedura, con un nuovo bando.

E sembra che si andrà proprio nella direzione di un nuovo Garante dei detenuti perché tutte le forze politiche cittadine si sono espresse in questo senso dopo l’esplosione del caso avvenuta circa un mese fa. Antonello Unida aveva dichiarato in un video girato in una spiaggia di Stintino di non essere in possesso di green pass e la direzione del carcere di Bancali aveva reagito con una lettera piuttosto eloquente. Ancora più eloquente, e forse anche definitivo, era stato il sindaco Nanni Campus che aveva commentato «la medicina è dai tempi degli egizi una scienza e non una filosofia. Pertanto io rispetto le opinioni ma la salvaguardia della salute collettiva non è opinabile e la collettività ha il diritto di essere informata correttamente, di essere tutelata da chi ha le professionalità, le competenze e le responsabilità».

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