La Nuova Sardegna

Sassari

Caos rifiuti, sindacati ancora sul piede di guerra

Caos rifiuti, sindacati ancora sul piede di guerra

Catena di comando indecifrabile, turni e servizi sballati, niente divise e la città sporca come non mai

13 dicembre 2021
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SASSARI. Tensione di nuovo sopra i livelli di guardia, e risultati sempre sotto gli standard minimi attesi, con la città che continua ad essere sporca come raramente si è visto, soprattutto in una decina di punti “caldi” per i quali non sembra possibile trovare soluzione. Protagonista l’ormai famigerato Gretas, il maxi appalto per l’igiene pubblica cittadina, partito dal primo gennaio, teoricamente a pieno regime da fine giugno, ma di fatto mai davvero decollato.

Sul banco degli imputati, inevitabilmente, l’Rti che gestisce il servizio, che tra promesse, tavoli, verbali, errori e sanzioni incassate da parte del Comune, non sembra trovare il bandolo della matassa. A sottolinearlo gli stessi dipendenti del cantiere cittadino, che in una partecipata assemblea lo scorso venerdì hanno dato mandato ai sindacati, tornati fronte unitario, di avviare le procedure di raffreddamento preliminari allo sciopero.

Purtroppo sempre gli stessi gli oggetti del contendere, a iniziare dalla prima promessa non mantenuta dal raggruppamento temporaneo di imprese che unisce Ambiente Italia (la joint venture tra Econord e Gesenu), la stessa Gesenu e la cesenate Formula Ambiente, che si è aggiudicato l’appalto: la creazione di una società strumento per la gestione unica del servizio e del personale, di cui si sono perse le tracce. Mossa giudicata indispensabile per riportare ordine nella catena di comando indecifrabile, con problemi nelle turnazioni, nella gestione dei riposi e delle ferie, nell’affidamento dei servizi e soprattutto nell’instaurarsi di una corretta dialettica sindacale. A questo si aggiungono gli annosi problemi sulle zone di spazzamento, spesso non ancora assegnate, diventati particolarmente pesanti con l’arrivo delle foglie autunnali che ricoprono letteralmente i marciapiedi. E ancora problemi nella gestione degli spogliatoi (spesso allagati) e nella mancata consegna del vestiario, in alcuni casi ancora “estivo”. Abbastanza per convincere Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel ad aprire la procedura di raffreddamento dei conflitti e chiedere un incontro con la Rti. L’ennesimo tavolo in cui i gestori della raccolta saranno chiamati a dare corso agli impegni presi, e il Comune a cercare, anche usando l’importante quadro sanzionatorio che il nuovo appalto gli mette a disposizione, di farglieli rispettare. (g.bua)

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