La Nuova Sardegna

Sassari

Tragedia all’ecocentro due mesi senza risposte

di Luca Fiori
Tragedia all’ecocentro due mesi senza risposte

Gianuario Derudas ha perso la vita il 15 ottobre scorso schiacciato da un muletto La famiglia si affida alla Procura: «Attendiamo ancora di sapere cosa è accaduto»

14 dicembre 2021
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SASSARI. «Nonostante il trascorrere del tempo senza avere avuto alcuna notizia relativa alle circostanze che hanno determinato la morte del nostro Gianuario, restiamo pazientemente in attesa».

Non vogliono fare polemiche i familiari di Gianuario Derudas, operaio sassarese di 43 anni, una moglie e una bambina di dieci, morto il 15 ottobre scorso, travolto dal muletto con cui stava spostando un carico di rifiuti all’interno dell’ecocentro comunale di via Ariosto, ma dopo due mesi di silenzio chiedono che venga fatta chiarezza su quello che è accaduto nel deposito comunale di via Ariosto, a meno di cinquanta metri dalla questura nel quartiere di Monte Rosello.

Ed effettivamente dopo sessanta giorni di indagini e di accertamenti non risulta ancora alcuna iscrizione nel registro degli indagati. «Restiamo in attesa che la Procura svolga tutte le indagini necessarie ad appurare cosa abbiamo potuto causare la disgrazia - fanno sapere i familiari attraverso l’avvocato Letizia Doppiu Anfossi - ribadiamo comunque, la totale fiducia nella magistratura sassarese e, nello specifico, nel sostituto procuratore Enrica Angioni, titolare dell'inchiesta».

I giorni immediatamente successivi alla tragedia gli ispettori dello Spresal avevano cercato di ricostruire, attraverso l’audizione dei dipendenti, il tipo di organizzazione del lavoro all’interno dell’ecocentro, i turni degli operai e l’efficienza dei mezzi utilizzati. Sulla vicenda i rappresentanti sindacali hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. «Almeno - hanno fatto sapere i segretari territoriali di categoria - fino a quando ci saranno indagini in corso». Dopo l’incidente era stato messo sotto sequestro il mezzo con cui l’operaio specializzato aveva avuto l’incidente ma la famiglia della vittima attende ancora di sapere se verrà effettuata una perizia tecnica per stabilire se fosse il mezzo fosse a norma. Forse a causa di un gradino o di un dislivello nel terreno, il mezzo meccanico con cui Gianuario Derudas stava spostando un carico di rifiuti aveva iniziato a sbandare e quando aveva capito che stava per ribaltarsi, l’operaio - che stava sostituendo sul muletto un collega in ferie - aveva tentato di mettersi in salvo abbandonando l’abitacolo con un salto, ma il mezzo meccanico si era ribaltato proprio dalla sua parte e lo aveva schiacciato, senza dargli scampo.

Intanto il suo ricordo è sempre vivo tra gli atleti e i dirigenti della Cosmos Sassari, la società di calcio di cui Gianuario era segretario. «Stimo pensando di organizzare qualcosa per lui a maggio con tutto il settore giovanile - fanno sapere i suoi amici - una società serve per gioire nei momenti felici ma anche per farsi forza nei momenti difficili. Questa è l'essenza del gruppo e questa frase rappresenta il nostro Gianuario».

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