La chiesa di Codrongianos riapre per i fedeli
Solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo Saba dopo la conclusione del complesso restauro
22 dicembre 2021
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CODRONGIANOS. Dopo circa tre anni di chiusura e con una solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba, alla presenza del vicario generale della diocesi monsignor Simula, del parroco don Gavino Meloni, di tanti sacerdoti e di tanti fedeli, è stata riaperta al culto la chiesa parrocchiale di Codrongianos intitolata alla Conversione di San Paolo Apostolo.
I complessi interventi di restauro curati dall’architetto Monica Ortu e dall’ingegnere Stefano Sini hanno consentito di realizzare il consolidamento statico delle fondazioni della chiesa e la sua messa in sicurezza.
«Oggi è un giorno di gioia per tutti noi perchè il Comune di Codrongianos e l’Arcidiocesi di Sassari restituiscono ai codrongianesi il loro luogo di culto», ha detto il sindaco di Codrongianos Cristian Budroni salutando i tanti fedeli presenti alla cerimonia, tenutasi nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid.
«Non possiamo pensare che questo intervento sia esclusivamente legato all’edilizia di culto, per quanto importante - ha sottolineato poi monsignor Saba - ma anche e soprattutto al fatto che ora si può restituire alla comunità parrocchiale di Codrongianos un pezzo di storia della propria fede». La grandiosa chiesa risalente al XII secolo che, affacciata sulla vallata, domina la campagna circostante tanto che è visibile in tutta a sua bellezza anche dalla 131, ospita al suo interno importanti opere d’arte fra cui spicca sicuramente la pala d’altare realizzata dal pittore fiorentino Baccio Gorini che raffigura la Conversione di San Paolo ed altri preziosi dipinti, la pila dell'acqua santa e alcuni altari in legno del Seicento.
Mauro Tedde
I complessi interventi di restauro curati dall’architetto Monica Ortu e dall’ingegnere Stefano Sini hanno consentito di realizzare il consolidamento statico delle fondazioni della chiesa e la sua messa in sicurezza.
«Oggi è un giorno di gioia per tutti noi perchè il Comune di Codrongianos e l’Arcidiocesi di Sassari restituiscono ai codrongianesi il loro luogo di culto», ha detto il sindaco di Codrongianos Cristian Budroni salutando i tanti fedeli presenti alla cerimonia, tenutasi nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid.
«Non possiamo pensare che questo intervento sia esclusivamente legato all’edilizia di culto, per quanto importante - ha sottolineato poi monsignor Saba - ma anche e soprattutto al fatto che ora si può restituire alla comunità parrocchiale di Codrongianos un pezzo di storia della propria fede». La grandiosa chiesa risalente al XII secolo che, affacciata sulla vallata, domina la campagna circostante tanto che è visibile in tutta a sua bellezza anche dalla 131, ospita al suo interno importanti opere d’arte fra cui spicca sicuramente la pala d’altare realizzata dal pittore fiorentino Baccio Gorini che raffigura la Conversione di San Paolo ed altri preziosi dipinti, la pila dell'acqua santa e alcuni altari in legno del Seicento.
Mauro Tedde
