Pesca a mare, nella riunione del Distretto si affronta la crisi
PORTO TORRES. «È necessaria una maggiore attenzione verso la pesca a mare, in modo particolare dello strascico, e l’amministrazione comunale seguirà con molta attenzione lo strumento del neonato...
22 dicembre 2021
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PORTO TORRES. «È necessaria una maggiore attenzione verso la pesca a mare, in modo particolare dello strascico, e l’amministrazione comunale seguirà con molta attenzione lo strumento del neonato Distretto». Parole del presidente del consiglio comunale, Franco Satta, che è intervenuto alla sesta e ultima riunione regionale del costituendo Distretto della pesca e acqua coltura. Dopo le riunioni svolte a Cabras, Alghero, Cagliari, Tortoli e Olbia le imprese della pesca a questa volta l’incontro si è svolto a Porto Torres, precisamente nei locali del Consorzio.
«La Sardegna – ha detto l’agronomo Paolo Ninniri, coordinatore del comitato promotore del Distretto – ha una collocazione al centro del mediterraneo e come tale è unica nel patrimonio di lagune e stagni: da noi si produce pesce di altissima qualità che deve essere sempre più coordinato e valorizzato, ma servono aggregazione e collaborazione con i Flag pesca, ad esempio». L’imprenditore turritano Roberto Rivieccio ha invece rimarcato la difficoltà nel settore ittico, che in questo momento soffre e necessita di maggiori attenzioni degli organismi istituzionali, come la nuova regolamentazione della pesca a strascico, dando la possibilità di riconvertire con nuovi strumenti incentivanti per regolamentare la stessa. Altro problema è indubbiamente la carenza di mano d’opera qualificata, dove si rischia di fermare le barche per mancanza di personale. (g.m.)
«La Sardegna – ha detto l’agronomo Paolo Ninniri, coordinatore del comitato promotore del Distretto – ha una collocazione al centro del mediterraneo e come tale è unica nel patrimonio di lagune e stagni: da noi si produce pesce di altissima qualità che deve essere sempre più coordinato e valorizzato, ma servono aggregazione e collaborazione con i Flag pesca, ad esempio». L’imprenditore turritano Roberto Rivieccio ha invece rimarcato la difficoltà nel settore ittico, che in questo momento soffre e necessita di maggiori attenzioni degli organismi istituzionali, come la nuova regolamentazione della pesca a strascico, dando la possibilità di riconvertire con nuovi strumenti incentivanti per regolamentare la stessa. Altro problema è indubbiamente la carenza di mano d’opera qualificata, dove si rischia di fermare le barche per mancanza di personale. (g.m.)