Sassari, pazienti al gelo nella sala-parcheggio
Luigi Soriga
Protestano gli utenti in attesa di esami o referti all’interno del posteggio del Palazzo Rosa: totale mancanza di confort
24 dicembre 2021
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SASSARI. Non è come aspettare all’aperto, sotto la pioggia, ma assomiglia molto a stare dentro un enorme frigorifero. Decine di pazienti, tutti infreddoliti, con la nuvoletta di vapore che esce dalla bocca, aspettano il loro turno nella sala d’attesa formato freezer del Palazzo Rosa.
Chi deve fare le analisi nel laboratorio, chi ha una visita prenotata, chi deve ritirare gli esiti. A ciascuno il suo quarto d’ora di assideramento, prima di poter lasciare il parcheggio interrato ed entrare all’interno della struttura.
Il Covid ha costretto le aziende sanitarie a rivedere i propri spazi, a riorganizzare le distanze, e quindi a ripensare anche l’accoglienza. Il comfort è diventato un mero optional, quasi un lusso d’altri tempi, sacrificato sul fronte della sicurezza. Però per i pazienti, non sempre è facile restare pazienti. E infatti le proteste fioccano, perché tra di loro c’è chi ha problemi di salute, e magari molti anni e molti acciacchi sulle spalle.
Per fare un piccolo esempio: se una persona dovesse avere un bisogno impellente e dovesse andare in bagno, all’interno del parcheggio non ci sono servizi igienici. Certo, le guardie giurate sono lì per ogni emergenza, ma certe situazioni possono creare imbarazzo.
Altro esempio: anche le condizioni igieniche dell’area lasciano alquanto a desiderare, con materiale inutilizzato e ancora accatastato. Mesi fa, infatti, era stato girato un video con un topo formato XXL che correva tra le gambe degli utenti, prima che una ragazza, con una coordinazione da centravanti brasiliano, gli assestasse un letale destro al volo.
Poi l’Aou aveva disposto una immediata derattizzazione, ma i cumuli di materiali non sono stati ancora rimossi e diventano facilmente un ricettacolo di insetti e sporcizia. Ma la location, in ogni modo, è l’ultimo dei problemi lamentati dagli utenti. Ciò che è intollerabile è vedere persone molto anziane, sedute sulle panchine, che aspettano al freddo per troppo tempo. Nei mesi scorsi, quando le temperature non erano così rigide, il problema del parcheggio del Palazzo Rosa non si era mai presentato. Ma da qualche settimana la situazione è completamente cambiata, e la direzione dovrebbe pensare a qualche soluzione che renda meno fredda l’attesa.
Chi deve fare le analisi nel laboratorio, chi ha una visita prenotata, chi deve ritirare gli esiti. A ciascuno il suo quarto d’ora di assideramento, prima di poter lasciare il parcheggio interrato ed entrare all’interno della struttura.
Il Covid ha costretto le aziende sanitarie a rivedere i propri spazi, a riorganizzare le distanze, e quindi a ripensare anche l’accoglienza. Il comfort è diventato un mero optional, quasi un lusso d’altri tempi, sacrificato sul fronte della sicurezza. Però per i pazienti, non sempre è facile restare pazienti. E infatti le proteste fioccano, perché tra di loro c’è chi ha problemi di salute, e magari molti anni e molti acciacchi sulle spalle.
Per fare un piccolo esempio: se una persona dovesse avere un bisogno impellente e dovesse andare in bagno, all’interno del parcheggio non ci sono servizi igienici. Certo, le guardie giurate sono lì per ogni emergenza, ma certe situazioni possono creare imbarazzo.
Altro esempio: anche le condizioni igieniche dell’area lasciano alquanto a desiderare, con materiale inutilizzato e ancora accatastato. Mesi fa, infatti, era stato girato un video con un topo formato XXL che correva tra le gambe degli utenti, prima che una ragazza, con una coordinazione da centravanti brasiliano, gli assestasse un letale destro al volo.
Poi l’Aou aveva disposto una immediata derattizzazione, ma i cumuli di materiali non sono stati ancora rimossi e diventano facilmente un ricettacolo di insetti e sporcizia. Ma la location, in ogni modo, è l’ultimo dei problemi lamentati dagli utenti. Ciò che è intollerabile è vedere persone molto anziane, sedute sulle panchine, che aspettano al freddo per troppo tempo. Nei mesi scorsi, quando le temperature non erano così rigide, il problema del parcheggio del Palazzo Rosa non si era mai presentato. Ma da qualche settimana la situazione è completamente cambiata, e la direzione dovrebbe pensare a qualche soluzione che renda meno fredda l’attesa.
