La Nuova Sardegna

SASSARI. L’ingresso in giunta della consigliera dei 5 Stelle Laura useri, che ha preso il posto di Nicola Lucchi (dirottato all’Urbanistica) alla Cultura sta agitando le acque a Palazzo Ducale. Soprattutto tra chi, all’inizio, aveva fatto parte della coalizione civica e dopo due anni si trova estromesso dalla maggioranza rimpiazzato proprio dai Cinque stelle: «Durante la campagna elettorale del 2019 – scrive Massimo Rizzu, coordinatore cittadino di “Sassari civica”– il M5s, per bocca del candidato a sindaco dichiarava che questa città non aveva bisogno di riportare le lancette indietro di 20 anni e neanche di pensionati o pre-pensionati. Insomma l’incoerenza è tangibile e la città lo ha capito, come ha capito che il sindaco Campus è in evidente stato confusionale e non trova via d’uscita in quanto poco propenso, da sempre, al dialogo». «Quello che doveva essere il progetto civico – aggiunge Rizzu, che sottolinea il grande successo elettorale della sua lista, risultata la più votata – è diventato il “progetto Campus” poiché ogni assetto lo ha deciso solo ed esclusivamente il sindaco, senza il previo e necessario coinvolgimento della maggioranza. Inoltre, la nostra lista, nonostante avesse eletto ben sei consiglieri, non ha avuto alcun ruolo nella giunta».

Il riferimento a Maurilio Murru, candidato dei 5 Stelle alle elezioni e attuale presidente del consiglio comunale, è inoltre evidente e il consigliere comunale Giuseppe Palopoli rincara la dose: «Siamo delusi perché, come lista, abbiamo ottenuto quasi l’8% dei consensi, dando a tutta la coalizione civica e al sindaco la possibilità di vincere le elezioni. Campus ha però assunto, fin da subito, una posizione rigida nei nostri confronti, mentre non dice nulla sulle dichiarazioni dei 5 Stelle in campagna elettorale; anzi, sta premiando chi ha perso le elezioni».