La Nuova Sardegna

SASSARI. Se è vero – ed è vero, chiunque può verificarlo – che il periodo dei saldi non attrae più come una volta, è altrettanto innegabile che ci sia ancora chi, specie nella fascia di età dai quarantacinque anni in su, subisce il fascino dei mega sconti e per nulla al mondo rinuncerebbe a fare affari assicurandosi capi di abbigliamento a buon mercato. Giovanni, residente ad Alghero ma qui a Sassari proprio per gli acquisti post natalizi, è uno di questi. «Lo ammetto – dice – io da sempre attendo questo periodo dell’anno per rimpinguare il mio guardaroba, e devo dire che se uno sta attento a quello che compra non se ne pente di sicuro. Per esempio, continua, a mio avviso il segreto sta nel scegliere capi d’abbigliamento o accessori classici, cioè non soggetti alla moda. Io sono in cerca di una giacca classica del colore classico, e un pullover senza fronzoli, di quelli che poi sfruttare per più stagioni. Certo non vado comprare il pantalone in voga quest’anno. Il mio budget. Un migliaio di euro, con i quali spero portarmi via quattro maglioni di cashmere, due abiti completi e due paia di scarpe».

Alessandro, sassarese, non arriverà certo a quella cifra, ma comunque non rinuncia a sbirciare tra gli scaffali dei negozi con gli sconti più appetibili. «Io ho previsto di spendere al massimo trecento euro per qualche giacca e qualche pantalone. Spero di trovare qualcosa di interessante e davvero economico».

Ma tra i clienti c’è anche chi fa una valutazione più vicina a quella dei commercianti. Katia, ed esempio: «Per le donne della mia generazione, che hanno conosciuto i fasti degli anni Ottanta e Novanta, i saldi attuali hanno indubbiamente perso quel senso dell’occasione per comprare roba di qualità a prezzi tutto sommato accessibili. Nel frattempo è cambiato un po’ tutto: a me sembra che siamo sommersi da abbigliamento non eccezionale dal punto di vista della fattura, ma che non ha nemmeno l’ambizione di dover durare a lungo. Una sorta roba da vestire usa e getta, insomma».