La Nuova Sardegna

Sassari

«No ai rifiuti vicino alle due necropoli»

«No ai rifiuti vicino alle due necropoli»

Ossi, la minoranza contraria alla centrale a biometano «Nell’ex cava di sabbia arriverà l’“umido” dei Comuni»

11 gennaio 2022
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OSSI. «Una centrale a biometano per lo smaltimento dei rifiuti a poche centinaia di metri dai siti archeologici più importanti del nostro territorio come la necropoli di Mesu 'e Montes e di S’Adde ‘e Asile? Assurdo, pazzesco, fuori da ogni logica». Levata di scudi a Ossi del gruppo consiliare di minoranza “Uniti Possiamo” contro la decisione dell’amministrazione comunale guidata da Pasquale Lubinu.

I consiglieri Laura Cassano, Alessandra Manca, Fabio Mudadu, Mauro Derudas e Angelo Cuccuru proprio non ci stanno: «Un patrimonio archeologico immenso, invidiatoci da tutto il mondo, oggetto di interesse da parte di Università estere, di studiosi del settore, di istituzioni di ogni tipo, per il quale sono state ottenute importanti risorse economiche (circa un milione di euro) verrà affiancato da un impianto per lo smaltimento dei rifiuti – sostiene l’opposizione – . Così si va contro lo sviluppo che la presenza delle domus de janas potrebbe portare non solo al nostro territoriale, ma all'intera Sardegna».

«La maggioranza, invece, cosa ci propone? – si scandalizzano i cinque consiglieri – L'approvazione di un protocollo d’intesa con un’impresa per la realizzazione di una centrale a biometano, a poche centinaia di metri dai siti archeologici (in una parte della cava di sabbia che sarebbe dovuta essere oggetto di rimboschimento), dove tutti i Comuni del circondario conferiranno i loro rifiuti dell'umido».

Sarebbe, secondo la minoranza, «una scelta in netto contrasto con tutto il lavoro svolto fino a poco tempo fa, che potrebbe compromettere l’iter per il riconoscimento delle domus de Janas patrimonio dell'Umanità».

«Questo è l'ennesimo atto di una amministrazione lungimirante nello sfruttamento delle potenzialità del territorio che non si è nemmeno preoccupata, prima di decidere in Consiglio su un argomento di tale portata, in quanto altamente invasivo, di informare la popolazione o i proprietari dei terreni circostanti il sito in cui si intende realizzare l'impianto».

L’opposizione afferma di non essere assolutamente contraria all’installazione della centrale a biometano, ma non in un’area come l’ex cava che, invece, «necessita di ripristini, e non di essere ulteriormente industrializzata».



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