La Nuova Sardegna

Sassari

Cagnetto sepolto in spiaggia: l’hanno ucciso?

Cagnetto sepolto in spiaggia: l’hanno ucciso?

Animalisti in allarme a Platamona: sulla carcassa due ferite, forse provocate da colpi di arma da fuoco

14 gennaio 2022
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SASSARI. Potrebbe essere stato ucciso e fatto sparire seppellendolo sotto la sabbia alla base di una duna. Il ritrovamento tre giorni fa della carcassa di un cane di piccola taglia sepolto nella spiaggia del terzo pettine ha provocato l’allarme degli animalisti e dei volontari che si occupano di tutelare i quattro zampe che gravitano attorno al litorale di Platamona. Sono tanti e spesso dopo che i villaggi turistici della riviera si svuotano, terminate le vacanze a fine estate, restano da soli e hanno bisogno praticamente di tutto. E purtroppo sono esposti ai malintenzionati.

A segnalarne la presenza è stata l’associazione Anima e Coros in stretta collaborazione con la Leidaa sezione Sassari, le quali hanno ottenuto l’intervento dei carabinieri e il servizio veterinario dell’Asl di Sassari. Secondo alcune testimonianze di volontarie che operano nella zona, si tratterebbe di un cagnolino fulvo mascotte degli anziani di una casa di riposo per anziani della zona scomparso senza un motivo apparente da qualche tempo e al quale tanti erano affezionati. Ciò che si teme è quindi che non si sia di fronte a una morte accidentale, a un animale investito (la strada è lontana) o una morte per malattia, ma di qualcosa di peggio. Il corpo della bestiola verrà sottoposto a indagine necroscopica all’Istituto zooprofilattico sperimentale, dove è già stato trasferito, per constatare la causa del decesso e provare a ricostruire i fatti. Ciò che ha provocato l’interesse delle forze dell’ordine e delle autorità sanitarie è l’apparente presenza di due ferite sulla carcassa, che secondo qualcuno potrebbero anche essere colpi d’arma da fuoco, ma non si esclude che possano semplicemente dovute al fatto che il cagnetto era già in decomposizione. Ma tra le voci raccolte tra le persone informate, è emersa anche quella che nella zona ci sarebbe qualcuno che uccide cani e gatti.

Una situazione che purtroppo non rappresenta una novità ma che occorre imparare a non considerare come “normale”, solo perché le vittime sono animali: chi fa questo, oltre ad avere seri problemi, sta commettendo un reato e rappresenta un pericolo per la comunità. Per questo motivo Anima e Coros e Leidaa sezione Sassari hanno preannunciato che presenteranno formale denuncia e nel frattempo ringraziano carabinieri e Asl per l’interessamento alla vicenda. (a.palmas)

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