La Nuova Sardegna

Sassari

Inquinamento a Porto Torres, Eni colpevole. Solinas: "Ora le bonifiche"

La zona industriale di Porto Torres, uno dei siti più inquinati
La zona industriale di Porto Torres, uno dei siti più inquinati

L'intervento del presidente della Regione dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso dell'ex Syndial

14 gennaio 2022
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PORTO TORRES. Con una sentenza pubblicata mercoledì 12 il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso in appello dell'Eni Rewind Spa (ex Syndial) ritenendo che si stata accertata la responsabilità sull'inquinamento della falda acquifera dell'area di del carbondotto a Porto Torres, «sulla base di un approfondita istruttoria e di un iter argomentativo decisamente plausibile, con una motivazione puntuale ed articolata».

«Dopo la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, che segue e conferma quella del Tar Sardegna del 2020, non ci sono più dubbi: la responsabilità dell'inquinamento dell'area di Porto Torres è in capo all'Eni. La pazienza è terminata e non è più accettabile attendere ulteriormente: l'azienda di Stato deve provvedere immediatamente al risanamento dell'area - dice il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. »Il tentativo di sottrarsi alle proprie responsabilità è durato troppi anni - aggiunge - La Regione Sardegna ora pretende il ripristino ambientale e la messa in sicurezza di quel territorio del Nord Sardegna, che ha fin troppo atteso e sofferto per quel disastro ambientale. Se ci fosse stato ancora qualche dubbio, ora è finalmente assodato che il principio 'chi inquina pagà non conosce alcuna eccezione».

«Inoltre - aggiunge il presidente Solinas - è opportuno precisare che la Regione non ha neanche potuto costituirsi in giudizio perché non era stato impugnato alcun atto regionale. Si trattava invece di atti della Provincia di Sassari, che aveva ordinato il ripristino ambientale sulla base dei rilievi tecnici realizzati dall'agenzia regionale Arpas, e del Comune di Porto Torres. Si era, comunque, costituito in entrambi i gradi di giudizio il Ministero dell'Ambiente»

«Dopo le bonifiche, sarà il momento di vedere realizzati i progetti di riconversione, legati alla chimica verde, in un quadro già tracciato negli accordi con l'azienda di Stato, e che fino ad ora sono stati disattesi», conclude il Presidente della Regione. (ANSA).

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