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Sassari, morto a Capodanno: inchiesta della Procura

di Nadia Cossu
Sassari, morto a Capodanno: inchiesta della Procura

Il 54enne Piero Doppiu era stato trovato senza vita la sera del 31 dicembre. Dopo l’esito dell’autopsia è stato disposto il sequestro del suo telefonino

16 gennaio 2022
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SASSARI. Fin da subito sulla sua morte la famiglia aveva sollevato qualche perplessità. Piero Doppiu, 54 anni, trovato senza vita la notte di Capodanno a Sassari nel cortile di una palazzina nel quartiere di Monserrato, non dava notizie di sè da due giorni e i genitori, allarmati, si erano rivolti all’avvocato Ivan Golme perché li accompagnasse in caserma a denunciarne la scomparsa.

E proprio mentre si trovavano davanti ai carabinieri era giunta loro la notizia del decesso del proprio figlio, di cui nulla avevano saputo prima perché – a causa probabilmente di un corto circuito “comunicativo” – non erano stati informati.

Sul corpo di Doppiu era stata disposta l’autopsia all’esito della quale era emerso che a causare la morte del 54enne era stato un arresto cardiaco dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti. Circostanza, questa, che aveva sorpreso i familiari secondo i quali poteva succedere che il loro caro, conosciuto sia a Sassari che a Ozieri (dove era stato per qualche tempo), bevesse più del dovuto in qualche occasione ma non che facesse uso di droghe.

Cosa è successo la notte del 31 dicembre? Forse proprio con l’obiettivo di ricostruire rapporti e frequentazioni degli ultimi giorni di vita di Doppiu la Procura di Sassari ha disposto il sequestro del suo cellulare. Al momento della restituzione della salma (i funerali si sono celebrati lo scorso 6 gennaio nella chiesa del Santissimo Nome di Gesù a Ottava) ai genitori sono stati infatti restituiti tutti gli effetti personali del loro figlio ma non il telefonino.

Attraverso chiamate e messaggi registrati è infatti possibile conoscere gli ultimi movimenti della vittima. Al momento ciò che si sa è che la sera di Capodanno Doppiu si trovava in compagnia di un uomo che aveva con sè il proprio cane e insieme avrebbero fatto una passeggiata in via Washington. A un certo punto l’amico gli avrebbe detto di aspettarlo sotto casa mentre lui sarebbe salito un attimo nel suo appartamento per lasciare il cane. Ma appena sceso avrebbe trovato Doppiu disteso nel cortile, privo di sensi. A quel punto qualcuno avrebbe chiamato l’ambulanza – non si sa quanto tempo dopo il ritrovamento del 54enne a terra – e poi anche la polizia.

Della sua scomparsa, però, nulla avevano saputo i genitori, né diversi amici e neppure il datore di lavoro (la vittima lavorava per un’impresa edile) che non avendo ricevuto notizie avevano cominciato a chiedere informazioni qua e là, nei posti che Piero Doppiu era solito frequentare.

L’allarme era palpabile, anche perché non era mai successo che il 54enne non si presentasse al lavoro. La sua vita, dopo alcune vicissitudini che in passato lo avevano anche fatto finire nei guai, era tornata a essere “normale”. Lavoro, qualche uscita al bar e tempo in famiglia.

Era stata la ex moglie della vittima, informata dalla polizia, a comunicare agli ex suoceri quello che era successo.

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