La Nuova Sardegna

OZIERI. Nelle more della conclusione dell’iter di fusione tra le srl comunali Prometeo e Ippodromo di Chilivani Ozieri, nei giorni scorsi il Comune ha prorogato per sei mesi l’attuale gestione della struttura sportiva tenendo di fatto ancora in vita la srl Ippodromo. Un atto che era già stato preannunciato dal sindaco Marco Murgia nelle turbolente sedute del consiglio comunale che avevano dato prima il placet politico alla fusione a poi il mandato per la trasmissione degli atti per la fusione. La necessità di garantire la gestione della stagione primaverile di corse al galoppo nella struttura sportiva del Don Deodato Meloni è la ratio del provvedimento di proroga, e non è quindi al momento previsto alcun ripensamento in merito. Ripensamento che per la verità è stato invocato a gran voce dalle opposizioni consiliari, che non avevano condiviso la decisione di accorpamento delle due srl né nel metodo né nel merito. Mancata condivisione che era stata espressa nella prima seduta da entrambe le minoranze, Prospettive e Progetto Ozieri, e che nella seconda seduta quest’ultimo (per l’assenza per giustificati motivi dei consiglieri di Prospettive) gruppo aveva ribadito senza mezzi termini. La motivazione che sottostà alla decisione è stata espressa però a chiare lettere dalla minoranza - avallata anche dalla perizia di un esperto - come unica possibile: ai requisiti previsti dalle norme nazionali per il mantenimento in essere della partecipate comunali alla società ippodromo ne manca uno, quello di un bilancio di un milione di euro nell’ultimo triennio. Da qui la necessità di intervenire, dapprima a fine 2020 con una proroga - prevista per legge - e ora, a fine 2021, con la scelta tra la liquidazione - che avrebbe significato la chiusura della struttura sportiva - e la fusione con l’altra partecipata comunale, appunto la Prometeo, che si occupa di servizi alla cittadinanza come l’asilo, le mense scolastiche, le pulizie, la gestione della casa di riposo.

Due settori diversi che renderanno difficile la gestione, era stata la protesta delle opposizioni, con Progetto in particolare che nell’ultima seduta consiliare aveva nuovamente invocato la stesura di un preciso piano industriale e almeno la ricerca di una soluzione alternativa. La proroga della gestione scadrà il 30 giugno, ovvero tra sei mesi, e in quel periodo Ozieri avrà sicuramente già alle spalle le elezioni amministrative che potrebbero portare un cambiamento se non di amministrazione quanto meno di visione di una possibile altra soluzione. (b.m.)