La Nuova Sardegna

Sassari

Tombe profanate a Sorso denunciato un 47enne

di Salvatore Santoni
Tombe profanate a Sorso denunciato un 47enne

I carabinieri hanno scoperto a tempo di record uno dei responsabili del raid L’uomo accusato di vilipendio e danneggiamento. Venti le sepolture violate 

25 gennaio 2022
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SORSO. Indagini a tempo di record sul raid profanatorio al cimitero di Sorso. In meno di 24 ore i carabinieri di Sorso, guidati dal comandante Gianluca Porcheddu, hanno individuato uno dei presunti autori dei danneggiamenti ai danni di alcune tombe e cappelle. L’uomo, un 47enne di Sorso con problemi di tossicodipendenza e già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per i reati di vilipendio delle tombe e danneggiamento.

Il raid vandalico era scattato nel week end. La notte tra sabato e domenica un gruppo composto da un numero non precisato di persone si sarebbe introdotto all’interno del camposanto scavalcando la recinzione per dare il via a un raid sacrilego condito da superalcolici. Domenica mattina diverse persone sono andate a salutare i propri cari e hanno fatto un’amara scoperta. Si sono infatti ritrovati davanti a un disastro: arredi sacri fatti sparire, statue spaccate e gettate in terra, un’effigie della Madonna divelta e abbandonata sul pavimento in cemento. Danneggiata anche una lapide che riportava un pensiero scritto in lingua francese e distrutte alcune fotografie di defunti.

I teppisti hanno anche sradicato da una tomba la riproduzione di un angioletto per poi posizionarla in un’altra sepoltura. E ancora, il modellino di una motocicletta è stato strappato via dal luogo di riposo di un bambino per poi essere posizionato da un’altra parte.

A quel punto alcuni cittadini si sono recati immediatamente in caserma – che dista poche decine di metri dal cimitero comunale – per raccontare quanto successo e presentare denuncia. I carabinieri sono andati sul posto per rendersi conto di persona dello scempio e hanno avviato immediatamente le indagini per risalire ai responsabili. Inizialmente i contorni della storia sembravano delineare una bravata di qualche ragazzino, dai danni contenuti a poche tombe. Dagli accertamenti effettuati dai militari, invece, è emerso un mezzo disastro. Sarebbero infatti una ventina le cappelle e le tombe singole prese di mira dai malintenzionati, che dopo essersi scolati qualche bottiglia di superalcolico hanno cominciato a “divertirsi” scagliandosi contro i sepolcri.

Un numero importante, che ha lasciato sconvolti i parenti dei defunti. Tra l’altro non tutti i parenti hanno ancora presentato denuncia, con tutta probabilità perché molti di loro non si sono ancora resi conto del danneggiamento delle tombe dei loro cari. La sensazione che i vandali avessero le ore contate si è concretizzata già dalle prime ore di domenica mattina, quando i militari di Sorso sono arrivati nel camposanto per effettuare i primi rilievi. Gli investigatori avrebbero rinvenuto alcuni oggetti personali che li hanno condotti a uno dei presunti responsabili del raid.

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