La Nuova Sardegna

Sassari

Ittiri, consiglio comunale in difesa dell’ospedale

di Vincenzo Masia
Ittiri, consiglio comunale in difesa dell’ospedale

Presa di posizione dell’assemblea sul destino del presidio sanitario “Alivesi” Dopo la chiusura dei reparti di Medicina e Chirurgia ora tocca a Lungodegenza  

01 febbraio 2022
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ITTIRI. Ospedale Alivesi, in attesa di vedere la luce in fondo al tunnel. Ferma presa di posizione di tutto il consiglio comunale sul destino del presidio sanitario che, già da qualche lustro, sta subendo la politica del carciofo: spogliato di tutte, o quasi, le competenze. Infatti, da una situazione che vedeva nel nosocomio di via Ospedale, la presenza di reparti qualificanti e importanti per il territorio, quali Medicina e Chirurgia, si è arrivati all’ultimo atto che ha privato l’Alivesi anche del reparto di Lungodegenza. A denunciare la grave situazione che perdura da anni nel nosocomio ittirese, un comunicato del consiglio comunale che, anche nel recente passato ha condannato, con assemblee pubbliche che hanno visto la presenza dei sindaci di tutto il territorio, l’operato della Regione sulle scelte fatte. «Diciamo basta, il tempo è scaduto – si legge nel documento dell’assemblea civica –, il consiglio comunale di Ittiri esprime all’unanimità, attraverso la Commissione Cultura, Pubblica istruzione, Servizi sociali, Sanità e Sport, riunitasi il 3 e il 12 gennaio, grande preoccupazione rispetto alle sorti del reparto di Lungodegenza dell’ospedale Alivesi. Manifesta, in maniera dura e convinta – prosegue la nota – grande indignazione rispetto agli impegni di un’imminente riapertura, assunti dall’assessore regionale alla Sanità e all’assistenza sociale, Mario Nieddu, durante la seduta del consiglio comunale di Ittiri, tenutasi il 21 ottobre 2021 e purtroppo disattesi».

E ancora: «Il consiglio comunale – continua la nota – assieme ai sindaci del territorio aveva aperto una stagione di dialogo e di credito, in funzione dell’imminente riapertura e del successivo potenziamento del presidio di Ittiri, credito che, ad oggi, si è esaurito. Il reparto di Lungodegenza è stato chiuso per ben due volte nel solo 2021 e la seconda chiusura (quella del 30 agosto), permane tutt’ora. La mancanza assoluta di dialogo e di intesa sono un segnale lampante di scarsissima considerazione verso il territorio, che sta perdendo 18 posti letto di degenza con tutto ciò che ne consegue. Visti i fatti – conclude il documento – s’ intende reagire in maniera ancora più ferma e decisa in quanto non può si può rimanere inermi davanti a tale situazione e restare a guardare mentre il presidio Alivesi collassa silenziosamente».

Bisognerà aspettare per capire, nel dettaglio, quale tipo di protesta e con quali modalità ls’intende portare avanti l’iniziativa considerato che, nel recente passato, sono state attuate numerose manifestazioni, cercando di coinvolgere anche la popolazione che, forse anche a causa della pandemia, non ha dato una risposta adeguata.

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