Saba: «Alta formazione per ritrovarsi insieme»
di Mario Girau
L’Accademia Casa di Popoli presenta i suoi corsi in collaborazione con Uniss Percorsi su architettura, uffici stampa e amministrazione degli enti ecclesiastici
01 febbraio 2022
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SASSARI . Tre corsi di alta formazione caratterizzano l’offerta formativa di quest’anno promossa dalla “Fondazione Accademia Casa di Popoli, Culture Religioni” istituita dall’Arcidiocesi turritana. Si comincerà il 4 febbraio con le lezioni relative ad “Architettura della prossimità, dell’incontro e dell’accoglienza”, seguirà nei prossimi mesi l’attività didattico-formativa riguardante i corsi in “Giornalismo e gestione dell’Ufficio stampa” e “Gestione e amministrazione degli enti ecclesiastici”.
Anche nel 2022, dunque, la Chiesa locale si muove concretamente per favorire nel territorio la promozione culturale a largo raggio sulle orme di Papa Francesco e richiamata dall’arcivescovo Gianfranco Saba durante la presentazione, nei giorni scorsi a Porto Torres, del progetto di “Accademia Casa di Popoli”: «Oggi esiste la convinzione che, oltre agli sviluppi scientifici specializzati, occorre la comunicazione tra discipline, dal momento che la realtà è una, benché possa essere accostata da diverse prospettive e con differenti metodologie». «I processi in atto sono azioni concrete di pastorale universitaria – ha detto il presule - e metteranno a confronto studiosi, ricercatori e studenti anche con sensibilità diverse, ma, come un atelier, questo è il nostro concetto di Accademia, che parte dal ritrovarsi insieme. In questo senso, la nostra tradizione sarda della convivialità ci aiuterà di sicuro”.
A breve partiranno i corsi di alta formazione con il riconoscimento di crediti formativi universitari (CFU), in virtù del protocollo d’intesa sottoscritto con l’Università di Sassari, che, come ha detto il rettore Gavino Mariotti intervenuto alla presentazione, «accoglie con grande entusiasmo l’iniziativa intrapresa dal vescovo e dalla Fondazione Accademia. Trasferire la conoscenza diventa determinante: il supporto della Fondazione all’interno dei territori è un simbolo del forte sostegno di un’istituzione seria come quella del vescovado. Noi, come Università, siamo entusiasti e contenti di supportare questa iniziativa. Il nord Sardegna si candida ad essere un catalizzatore di forze cattoliche pure, oneste e sane per progettare il futuro all’insegna della cultura e della ricerca».
I corsi di Alta formazione, finanziati dalla Regione e con il contributo della Fondazione di Sardegna, sono gratuiti e partiranno tutti in didattica a distanza per la situazione pandemica. Il corso in “Architettura della prossimità, dell’incontro e dell’accoglienza” (138 ore, 17 crediti formativi) sarà coordinato dagli architetti Francesca Giani e Mauro Quidacciolu); quelli in “Giornalismo e gestione dell’Ufficio stampa” (88 ore e 11 crediti) e in “Gestione e amministrazione degli enti ecclesiastici” (80 ore e 10 crediti) da Michele Spanu (diocesi Sassari) e Andrea Perrone e Giorgio Lamperti (Cesen – Università Cattolica). In programma anche il corso LIS – lingua segni italiana - e corsi online sulla disabilità e le catechesi narrative illustrati da suor Carmela Tornatore, direttrice dell’ufficio catechistico diocesano.
Anche nel 2022, dunque, la Chiesa locale si muove concretamente per favorire nel territorio la promozione culturale a largo raggio sulle orme di Papa Francesco e richiamata dall’arcivescovo Gianfranco Saba durante la presentazione, nei giorni scorsi a Porto Torres, del progetto di “Accademia Casa di Popoli”: «Oggi esiste la convinzione che, oltre agli sviluppi scientifici specializzati, occorre la comunicazione tra discipline, dal momento che la realtà è una, benché possa essere accostata da diverse prospettive e con differenti metodologie». «I processi in atto sono azioni concrete di pastorale universitaria – ha detto il presule - e metteranno a confronto studiosi, ricercatori e studenti anche con sensibilità diverse, ma, come un atelier, questo è il nostro concetto di Accademia, che parte dal ritrovarsi insieme. In questo senso, la nostra tradizione sarda della convivialità ci aiuterà di sicuro”.
A breve partiranno i corsi di alta formazione con il riconoscimento di crediti formativi universitari (CFU), in virtù del protocollo d’intesa sottoscritto con l’Università di Sassari, che, come ha detto il rettore Gavino Mariotti intervenuto alla presentazione, «accoglie con grande entusiasmo l’iniziativa intrapresa dal vescovo e dalla Fondazione Accademia. Trasferire la conoscenza diventa determinante: il supporto della Fondazione all’interno dei territori è un simbolo del forte sostegno di un’istituzione seria come quella del vescovado. Noi, come Università, siamo entusiasti e contenti di supportare questa iniziativa. Il nord Sardegna si candida ad essere un catalizzatore di forze cattoliche pure, oneste e sane per progettare il futuro all’insegna della cultura e della ricerca».
I corsi di Alta formazione, finanziati dalla Regione e con il contributo della Fondazione di Sardegna, sono gratuiti e partiranno tutti in didattica a distanza per la situazione pandemica. Il corso in “Architettura della prossimità, dell’incontro e dell’accoglienza” (138 ore, 17 crediti formativi) sarà coordinato dagli architetti Francesca Giani e Mauro Quidacciolu); quelli in “Giornalismo e gestione dell’Ufficio stampa” (88 ore e 11 crediti) e in “Gestione e amministrazione degli enti ecclesiastici” (80 ore e 10 crediti) da Michele Spanu (diocesi Sassari) e Andrea Perrone e Giorgio Lamperti (Cesen – Università Cattolica). In programma anche il corso LIS – lingua segni italiana - e corsi online sulla disabilità e le catechesi narrative illustrati da suor Carmela Tornatore, direttrice dell’ufficio catechistico diocesano.