Il Piano particolareggiato può muovere i primi passi
Il Comune di Tissi ha ufficialmente affidato l’incarico a uno studio di architetti Il sindaco Budroni: «Uno strumento indispensabile per lo sviluppo del paese»
09 febbraio 2022
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TISSI. Nei giorni scorsi è stato ufficialmente affidato l’incarico professionale di urbanistica e architettura per la redazione del Piano particolareggiato del centro matrice di prima e antica formazione del Comune di Tissi. ll Piano particolareggiato, si propone la tutela e la valorizzazione delle principali peculiarità architettoniche e urbanistiche della Zona A, centro storico, conservando gli elementi di maggiore valore identitario, anche attraverso la realizzazione di interventi di ristrutturazione e rigenerazione urbana. E come gli amministratori comunali sottolineano, si propone, altresì, come uno strumento strategico di sviluppo, per assicurare una gestione coerente e razionale ed un compatibile utilizzo e riuso delle infrastrutture e del patrimonio immobiliare, attraverso l’individuazione di normative e prescrizioni per la regolamentazione degli interventi edilizi e urbanistici.
«Con il Piano particolareggiato tutte le iniziative di recupero, conservazione, riqualificazione e rigenerazione si armonizzano con sviluppo, miglior qualità della vita e interventi di ricostruzione di aree degradate. Lo strumento urbanistico – spiegano il primo cittadino GianMaria Budroni e l’assessore Gionmaria Deledda –, rappresenta un'opportunità per il rilancio sociale economico del paese, per ripopolare il centro storico e creare di conseguenza vantaggi occupazionali. Con la redazione del nuovo Piano particolareggiato (l’ultimo risale a oltre trent’anni fa, per la precisione al 1991), questi obiettivi possono essere raggiunti contrastando l’azione centrifuga che ha spinto l’interesse dei cittadini verso le periferie, con il conseguente spopolamento ed abbandono del centro storico. Dall’altro, muove verso il recupero e la salvaguardia delle proprie radici, della identità, dei luoghi della memoria, del senso di appartenenza alla comunità tissese.
L’amministrazione comunale ha così sistemato un altro tassello importante per dotare il paese degli strumenti urbanistici indispensabili alla crescita e allo sviluppo e, sottolineano ancora gli amministratori, adeguare il percorso al Piano urbanistico comunale, anch'esso in via di definizione. «Il Piano particolareggiato è indispensabile allo sviluppo del paese perché si tratta di uno strumento urbanistico di dettaglio – sottolinea in conclusione il sindaco Gian Maria Budroni – e proprio per questa sua caratteristica contiene precise aperture all'utilizzo del patrimonio storico attraverso interventi di recupero connotati ad alta qualità urbana e finalizzati al mantenimento delle funzioni residenziali e non».
«Con il Piano particolareggiato tutte le iniziative di recupero, conservazione, riqualificazione e rigenerazione si armonizzano con sviluppo, miglior qualità della vita e interventi di ricostruzione di aree degradate. Lo strumento urbanistico – spiegano il primo cittadino GianMaria Budroni e l’assessore Gionmaria Deledda –, rappresenta un'opportunità per il rilancio sociale economico del paese, per ripopolare il centro storico e creare di conseguenza vantaggi occupazionali. Con la redazione del nuovo Piano particolareggiato (l’ultimo risale a oltre trent’anni fa, per la precisione al 1991), questi obiettivi possono essere raggiunti contrastando l’azione centrifuga che ha spinto l’interesse dei cittadini verso le periferie, con il conseguente spopolamento ed abbandono del centro storico. Dall’altro, muove verso il recupero e la salvaguardia delle proprie radici, della identità, dei luoghi della memoria, del senso di appartenenza alla comunità tissese.
L’amministrazione comunale ha così sistemato un altro tassello importante per dotare il paese degli strumenti urbanistici indispensabili alla crescita e allo sviluppo e, sottolineano ancora gli amministratori, adeguare il percorso al Piano urbanistico comunale, anch'esso in via di definizione. «Il Piano particolareggiato è indispensabile allo sviluppo del paese perché si tratta di uno strumento urbanistico di dettaglio – sottolinea in conclusione il sindaco Gian Maria Budroni – e proprio per questa sua caratteristica contiene precise aperture all'utilizzo del patrimonio storico attraverso interventi di recupero connotati ad alta qualità urbana e finalizzati al mantenimento delle funzioni residenziali e non».