Bonorva, due milioni per il centro storico e l’edilizia popolare
BONORVA. Il Comune di Bonorva ha ottenuto un finanziamento di un milione e ottocentomila euro destinati alla “riqualificazione architettonica ed energetica di edifici destinati a edilizia pubblica...
10 febbraio 2022
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BONORVA. Il Comune di Bonorva ha ottenuto un finanziamento di un milione e ottocentomila euro destinati alla “riqualificazione architettonica ed energetica di edifici destinati a edilizia pubblica residenziale”. Un intervento acquisito con la partecipazione al bando della Regione Sardegna “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, promosso dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici.
L’amministrazione comunale aveva preso parte alla selezione con la prospettiva della riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico, associato alla rigenerazione urbana, nel rispetto di uno degli obiettivi previsti nel fondo complementare del Pnrr, sulla scorta dei quali la Regione ha redatto il relativo bando. Ma anche l’acquisto e la locazione di immobili da destinare all’edilizia a canone sociale. Da qualche tempo l’amministrazione ha, infatti, acquisito, come forma di donazione o a basso costo, la proprietà di diverse strutture in stato di completo abbandono, pericolanti o parzialmente crollati, ed ora potrà provvedere alla loro ristrutturazione con opere edilizie di rifacimento, completamento, assestamento e fornitura di energia compatibile con i nuovi sistemi green per la realizzazione di abitazioni da assegnare come alloggi popolari. Particolare attenzione sarà rivolta anche al decoro urbano con interventi di riqualificazione, pulizia e abbellimento di diverse piazzette sparse all’interno dell’abitato, ricche di storia e importanti segni e decori caratteristici di un’antica civiltà e che, proprio per la mancanza di risorse finanziarie, sono state finora trascurate. «Con quest’operazione oltre alla riqualificazione degli edifici, con il recupero della loro stabilità e funzionalità e la realizzazione delle aree verdi – ha osservato il sindaco D’Agostino – intendiamo rispondere alla crescente domanda di alloggi a canone agevolato, sociale e moderato e venire incontro, in questo particolare momento di grave crisi economica e sociale, alle esigenze abitative, attività sociali e di solidarietà e alle richieste che ogni giorno sono presentate da tanti concittadini».
Emidio Muroni
L’amministrazione comunale aveva preso parte alla selezione con la prospettiva della riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico, associato alla rigenerazione urbana, nel rispetto di uno degli obiettivi previsti nel fondo complementare del Pnrr, sulla scorta dei quali la Regione ha redatto il relativo bando. Ma anche l’acquisto e la locazione di immobili da destinare all’edilizia a canone sociale. Da qualche tempo l’amministrazione ha, infatti, acquisito, come forma di donazione o a basso costo, la proprietà di diverse strutture in stato di completo abbandono, pericolanti o parzialmente crollati, ed ora potrà provvedere alla loro ristrutturazione con opere edilizie di rifacimento, completamento, assestamento e fornitura di energia compatibile con i nuovi sistemi green per la realizzazione di abitazioni da assegnare come alloggi popolari. Particolare attenzione sarà rivolta anche al decoro urbano con interventi di riqualificazione, pulizia e abbellimento di diverse piazzette sparse all’interno dell’abitato, ricche di storia e importanti segni e decori caratteristici di un’antica civiltà e che, proprio per la mancanza di risorse finanziarie, sono state finora trascurate. «Con quest’operazione oltre alla riqualificazione degli edifici, con il recupero della loro stabilità e funzionalità e la realizzazione delle aree verdi – ha osservato il sindaco D’Agostino – intendiamo rispondere alla crescente domanda di alloggi a canone agevolato, sociale e moderato e venire incontro, in questo particolare momento di grave crisi economica e sociale, alle esigenze abitative, attività sociali e di solidarietà e alle richieste che ogni giorno sono presentate da tanti concittadini».
Emidio Muroni
